Tre Torri di 18 piani rappresentano la pesante eredità urbanistica di Tosi e Giacino

 
 

“Se al Chievo, nell’area ex Cardi, sorgeranno tre torri di 18 piani ciascuna, per più di 300 nuovi abitanti teorici, bisognerà ringraziare l’amministrazione Tosi e l’ex assessore Giacino, che sono riusciti a far approvare un progetto di cui nessuno sapeva i dettagli, per lo meno quelli riferiti all’altezza degli edifici. Le opere non si fermano quando arrivano le ruspe nei cantieri, ma quando si pianificano. E il progetto dell’ex Cardi purtroppo, non si può più evitare”.

Questo il commento dell’Assessore Segala, sconfortata dal progetto della Giunta TosiGiacino, ormai si blocchi di partenza.

 
 

3 COMMENTI

  1. D’accordo che i progetti si modificano o si bocciano in fase istruttoria e non a cantiere aperto ma chi ha ancora paura di architetture verticali che risparmiano territorio? Chi si ostina a mantenere le skyline piatte e città abitate solo dai soliti noti? Tutto ciò dà l’idea di una società che ha paura di svilupparsi e di confrontarsi. Insomma, che nulla cambi.

  2. Si potrebbe anche essere d’accordo, ma bisognerebbe progettare un’area a sviluppo verticale, non mettere tre torri in un paese/quartiere avulse da ogni contesto.

  3. Commenti come quello precedente mancano di una visione particolareggiata e specifica del contesto territoriale.
    Il Chievo non è ne centro città ne polo finanziario. Questo insediamento che oltre alle 3 torri avrà altri 6 palazzi con altezze doppie della media verrà costruito a fianco di villette e al lungadige.
    Il quartiere che ha una sua sorta di isolamento causato dalla mancanza di ponti sull’Adige, percorso ferroviario, campi coltivati e collegamenti stradali principali alternativi mancanti, opera principalmente sulla via Aer.Berardi/via Galvani. E proprio li si concentrerà un numero di persone che equivale al nr.di tutto il quartiere Chievo. Praticamente si raddoppierà il paese.
    Opera compensativa? Una rotonda…e un parchetto con parcheggio perché per “interesse pubblico” si è ridotto la fascia di rispetto cimiteriale. ( Sennò una torre non ci stava).
    Senza contare che ci sarà un nuovo e “necessario” supermarket dopo i nuovi al Saval e in Corso Milano.
    Passi tutto questo volendo sognare opere architettoniche meravigliose come il”Bosco verticale” ma il piano viabilistico e dei servizi? Zero
    Dalle 7 alle 9 paralisi di una sola strada che attualmente è già un colabrodo.
    Alle strade ,ai ponti, agli asili, alle scuole, ai parchi..etc…pensiamoci guardando in su il nuovo skyline…mi raccomando!

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