Spettacolo gratuito del Circo Americano per Caritas e Migrantes: i veronesi Togni solidali con la diocesi

 
 

Il Circo Americano della famiglia Togni, in cartellone fino al 4 marzo a San Giovanni Lupatoto (zona centro commerciale Verona Uno, via Cesare Battesti), ha offerto alla diocesi di Verona (Caritas e centro Migrantes) uno spettacolo gratuito mercoledì 28 febbraio alle 17.30.

L’ingresso avverrà a invito e Don Stefano Castellani, parroco di Quinto, che in curia si occupa della Migrantes, ossia la pastorale per i circensi, sta gestendo la distribuzione degli oltre 1000 biglietti messi a disposizione e rivolti agli indigenti e a chi non ha la possibilità di godere dello spettacolo Extraordinary”, il nuovo show su tre piste dell’American Circus, il più grande circo del mondo in occasione dell’unica tappa veneta del tour.

Flavio Togni, pluripremiato clown al prestigioso Festival del circo di Montecarlo (la più importante competizione di circo mondiale), porta avanti la storia di famiglia, che risale al 1870. Insieme al fratello Daniele, a figli e nipoti, Flavio ha preso le redini dell’organizzazione, contribuendo a far rivivere il Circo Americano, una produzione creata nel 1963 dal padre Enis Togni, che lo introdusse per primo in Italia insieme a due impresari tedeschi e spagnoli.

«Noi siamo veronesi – spiegano Flavio e Daniele Togni – e la tradizione circense a Verona è radicata nel tessuto sociale. L’idea di offrire 1000 biglietti alla diocesi è nata parlando con don Stefano Castellani, il sacerdote che segue la nostra famiglia e tutti i nostri figli e nipoti nel percorso di fede. Ci è sembrata una cosa giusta da fare: offrire gratuitamente il nostro lavoro per una buona causa. Il circo è rimasta l’unica isola felice in cui tutta la famiglia si ritrova a gioire e a condividere gli stessi valori, è questo il collante principale che rende il circo uno spettacolo sempre attuale. Quando ci esibiamo al centro della pista, con grande meraviglia vediamo bambini, papà e nonni tutti a bocca aperta. Intere generazioni tornano fanciulle, perché il circo è il primo spettacolo dal vivo a cui è stata portata la stragrande maggioranza degli italiani da piccoli. Inoltre il Circo è l’esempio di una comunità multietnica, con una decina di nazionalità rappresentate, che vive in armonia condividendo il lavoro e lo spirito di collaborazione. Noi siamo cristiani, ma nel nostro complesso viviamo con ortodossi, induisti e musulmani. Uno specchio di una ideale società del futuro in cui non vi sono scontri e odi».

Orari – Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì spettacoli ore 17.30; venerdì e sabato ore 17.30 e 21.00, domenica ore 16.00 e 18.30. Giovedì 1° marzo, Family Day: tutti pagano solo 9 € su tutti gli ordini di posti, sino a esaurimento posti.

Informazioni www.americancircus.it

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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