Sboarina: “È partita la città che avevo in mente”. Bertucco: “Un anno intenso…di annunci”

 
 

“Esattamente l’8 luglio 2017 si è insediata la nuova giunta comunale. Sono orgoglioso e soddisfatto del lavoro fatto in questi mesi perché abbiamo messo le fondamenta per la realizzazione della città che abbiamo in mente e che nel 2017 i veronesi hanno votato. Non sono interventi spot senza visione complessiva, sarà invece una Verona internazionale e con uno sviluppo sostenibile in collaborazione con i privati. È stato un anno intenso, di revisione di tutto quello che abbiamo trovato. Il nostro metodo di lavoro sistematico non guarda ai grandi annunci ma si preoccupa di risolvere con iter corretti i problemi grandi e piccoli”.

Questo quanto detto questa mattina dal sindaco Federico Sboarina, in occasione della conferenza di bilancio del primo anno di amministrazione.

“L’adozione della revisionata Variante 23, la nuova Variante 29, la revoca del project per l’Arsenale e la sua ristrutturazione, il salvataggio di Fondazione Arena, la creazione del Sistema museale unico, i Mobility Day, le trattative per il Central Park e l’accelerata per la Tav, il Filobus e la Variante alla Statale 12, l’avvio di decine di cantieri stradali e le migliaia di interventi sul territorio per garantire la sicurezza. Grazie a tutto questo sta prendendo forma la Verona per la quale noi tutti, sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza, abbiamo lavorato in questi mesi. Abbiamo l’obiettivo di una città che cresca ma resti a misura di cittadino, con un centro urbano vivibile, sicuro e più verde, allo stesso tempo un punto di riferimento nazionale e internazionale per la cultura, i grandi eventi e gli investimenti. Questo è quello che vogliamo continuare a fare, guardando ai bisogni dei nostri cittadini, in sinergia con le altre istituzioni, le aziende partecipate e le categorie economiche. Stiamo facendo ciò che realmente serve a Verona e ai veronesi, non quello che alcuni privati vorrebbero. La presenza di investitori sul territorio è fondamentale ma non accettiamo che ci dicano cosa fare, piuttosto che collaborino alla realizzazione del nostro progetto di sviluppo della città, quello che ci hanno chiesto i veronesi. Il prossimo anno sarà dedicato a far crescere quanto abbiamo seminato finora. Ringrazio tutta la giunta e il consiglio comunale per il lavoro fatto, la nostra passione si chiama Verona e i prossimi quattro anni ne saranno un’ulteriore dimostrazione” – conclude il Sindaco.

Di diverso avviso Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune secondo cui “questa continua autocelebrazione dell’amministrazione Sboarina cozza contro la percezione dei cittadini, che tutti questi risultati non li vedono, ma cozza anche contro lo scarso entusiasmo dei consiglieri di maggioranza che rimangono testimoni muti delle presunte progressive nuove sorti della città”.

“I 14 milioni di euro per l’anfiteatro Arena – continua Bertucco – erano già lì, sebbene il precedente Sindaco li avesse fatti girare mille volte. Anche i 18 di per Veronetta sono stati ereditati.

Sul filobus il Sindaco dice di avere una data, peccato sia quella sbagliata perché i giorni di cantiere si sono nel frattempo allungati da 1.000 a 1.200 facendo sballare ancora una volta anche i calcoli del bando provinciale per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale.

L’arsenale manca di una proposta organica. Sull’urbanistica riconosco un miglioramento, ma era il minimo che potesse fare questa giunta per rimediare almeno in parte al disastroso piano degli interventi che sostenne durante la prima amministrazione Tosi. Per il resto, dati alla mano, si sono per lo più limitati a sostituire le aree commerciali con l’ultima tendenza del mercato, il turistico-ricettivo.

Questa amministrazione, troppo debole e con poche idee, fatica a reggere il confronto con il consiglio comunale e con i cittadini, così tutto – dalla Casa di Giulietta all’Arsenale alla riqualificazione del Deposito ferroviario al Porto San Pancrazio – si risolve prevalentemente nelle segrete stanze con scarso se non nullo coinvolgimento dei cittadini e dei consiglieri”.

“Sotto il profilo dei diritti civili – incalza ancora il consigliere di sinistra – Verona è sprofondata in pieno medioevo per colpa di un’amministrazione che verrà ricordata come una delle più oscurantiste della storia recente.

Gridano vendetta le promesse della campagna elettorale sulla competenza e sulla professionalità da introdurre nelle aziende pubbliche: stiamo assistendo alla più becera lottizzazione politica mentre la proposta di riforma dei criteri di nomina e dei requisiti dei candidati presentata dal sottoscritto assieme al consigliere Ferrari rimane ad ammuffire in un cassetto.

Curioso che si parli della Variante 29 prima che sia stata prodotta e diffusa una sola carta, mentre sulla sicurezza assistiamo sempre al solito teatrino di formazione leghista: intervenire con sgomberi, quanto più spettacolari possibili, senza intaccare i problemi che stanno a monte del degrado. In questo modo il degrado ritornerà in un battibaleno e ci saranno nuovi sgomberi ancor più spettacolari…. la Lega in questa maniera ci campa da trent’anni…”

 
 

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