Salemi: “Oltre 90.000 giovani veronesi rischiano di dover fare la naja”

 
 

La vice-capogruppo del Pd in Consiglio regionale Orietta Salemi interviene sul tema della leva obbligatoria in votazione oggi in Consiglio regionale: “90.000 giovani veronesi rischiano la leva obbligatoria per responsabilità di una politica che ha sguardo e testa rivolti indietro – sottolinea Salemi -. La Regione vuole affrontare un tema delicato come quello dell’educazione e la formazione dei nostri giovani, con metodi antiquati e superati. Non è infatti rendendo obbligatorio un servizio, sia esso militare o civile, che le nostre nuove leve avranno un maggiore attaccamento alla Nazione o all’Europa. Esistono tante modalità perché i giovani si possano mettere al servizio di una comunità, impegnandosi per il sociale, il patrimonio artistico, l’ambiente. Insomma, dando il proprio prezioso e fresco contributo per il bene comune; su tutti il servizio civile universale, molto apprezzato dai ragazzi stessi che oggi vi accedono”.

“Al posto di una sterile propaganda – continua Salemi – la Regione aumenti i finanziamenti in progettualità che vedono i nostri ragazzi protagonisti, progetti mirati ai bisogni concreti e reali di un mondo la cui complessità non si può affrontare solo a suon slogan. I giovani oggi non hanno bisogno di percorsi coatti o obbligati, ma di modelli di adulti credibili, capaci di offrire, con la propria esperienza di vita, uno sguardo di speranza sul futuro del mondo. La nuova legge nazionale sul servizio civile universale prevede che l’adulto svolga un’attività di tutoring sul giovane. Accompagnare in un servizio  e persuadere al suo valore,  non obbligare: è il più elementare principio pedagogico dall’antichità a oggi, pena la nullità dell’obiettivo formativo desiderato, se non addirittura un suo effetto distorsivo. Ma la Regione sembra non essersene accorta”

 
 

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