A tutto il personale in servizio il 5/08/2016.
Il giorno 5/08/2016 poco prima delle ore 13 mi sono vista coinvolta in un incidente stradale, ove il sottile filo della vita per poco non si spezzava.
La macchina era impazzita, sbandava a destra e a sinistra, per finire poi sul ciglio dello strapiombo, li dove per un miracolo la macchina non è scesa.
Da li la chiamata ai soccorsi, dall’altra parte una voce amica che con tono squillante e protettivo mi rassicurava e chiedeva di cos’avevo bisogno.
Attimi terribili quelli, dove non riesci a capire più niente, dove scendono le lacrime e hai bisogno solo di realizzare.
Sono passati pochi minuti dalla chiamata, che sento le sirene e vedo in lontananza il camion rosso, quel camion rosso: “sono loro, sono venuti per me, grazie a dio” sussurravo dentro di me.
Il camion si accosta, gli strobo accesi e scendono loro, 5 ragazzi, che prima erano amici, ora si sono trasformati in angeli, sono arrivati per aiutarmi, sono super eroi, i miei super eroi. “Abbiamo fatto solo il nostro lavoro” mi dicono, ma io ricordo bene dove partiva la mia salvezza, ricordo bene dove mi sono sentita al sicuro.
Da li, dal loro arrivo: “stai tranquilla, sfogati” mi dice il caposquadra. In un attimo quella che per me era una tragedia si era trasformata in una barzelletta, vedevo la macchina e vedevo loro che lavoravano per me.
In pochi istanti mi raggiunge anche un ambulanza, i miei colleghi che mi sono venuti a prendere a seguito di loro una panda blu, quella del mio papà.
Una favola da raccontare, quella che stava per finire in tragedia. Una stretta di cuore che solo voi, unici e inimitabili potevate darmi. Grazie alla squadra, alla sala operativa a mio papà, a tutto il turno b e al personale tutto.
E’ strano trovarsi li sulla strada quando sei abituato a soccorrere, ancor più strano vedere quelle facce farti sorridere dopo un lungo pianto. Sono salva, sono salva fisicamente ma anche mentalmente, grazie alla vostra umanità, al vostro sorriso, alla vostra professionalità.
E sono salva e felice, perché in quella strada che sapeva il triste sapore del male, ho trovato nei vostri occhi, nella vostra voce e nelle vostre braccia e nei vostri messaggi la possibilità di sognare ancora.
A tutto il personale del comando di Verona: siete fantastici, grazie di esistere.
Anna Cipriani