Provinciali e provincialismi

 
 

Una poltrona per due

A breve si voterà per il rinnovo del Presidente della Provincia di Verona e il prossimo Consiglio Provinciale.

Voteranno in 1313 tra sindaci e consiglieri comunali. Il peso dei voti sarà direttamente proporzionale al “peso” dei Comuni amministrati dai votanti, ovvero per esempio il voto di Verona sarà molto più “pesante” del voto di Villafranca e così a scendere.

Due sono i candidati in corsa, e tutti e due di provenienza centrodestra.

Orpo, cosa succede?

Arturo Alberti, sindaco di Grezzana è stato contrapposto a Manuel Scalzotto, sindaco di Cologna Veneta.

Come mai questa spaccatura nel centrodestra?

In realtà nessuna spaccatura, ma solo i distinguo di Forza Italia.

Vecchie beghe da cortile al loro interno hanno portato l’On.le Bendinelli, sindaco di Garda ad approdare sulle sponde Tosianpiddine e a preferire la rottura al proprio interno, piuttosto che la condivisione di un progetto politico che nasce con la candidatura e la successiva elezione di Sboarina in città.

Sboarina, che nel rispetto dei patti, ha mantenuto fede alla parola data e ha confermato la fiducia verso la Lega e, quindi, ha sostenuto la candidatura di Scalzotto.

L’ago della bilancia verso Scalzotto, in Forza Italia, è stato Massimo Giorgetti, redivivo vicepresidente del Consiglio Regionale, che dopo che il di lui fratello aveva sostenuto la Tosinella alle passate comunali, sembrerebbe rientrato in sé, forse per compensazioni in altri comuni chiamati a breve alla sostituzione dei sindaci.

Insomma, una gran Babilonia di correnti Forziste.

Potremmo dire una “Prova in Forza” per vedere chi all’interno conta di più, il tutto sulla pelle degli amministrati, e all’interno di un Ente che era dato per quasi chiuso con le ultime modifiche legislative del governo Renzi, amico dei Tosiani.

Chi ci capisce è bravo.

Sembrerebbe la politica, ragazzi, ma in realtà è solo spartizione.

Siamo a posto, mettiamoci comodi e assistiamo allo spettacolo

 
 

1 COMMENTO

  1. Il problema è sempre un esasperato provincialismo dettato dalla spartizione di poltrone. Ci vorrebbe uno con le palle, super partes, che fosse il granate della politica popolare che avvantaggi gli ultimi perxhè i primi non hanno bisogno….o no?

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