Presentata la candidatura di Anna Tuv al Nobel per la Pace

 
 

Comencini: “Messaggio di speranza contro il conflitto in Ucraina”

“La candidatura di Anna Tuv, la cui famiglia è rimasta vittima della guerra del Donbass, nell’Ucraina orientale, al premio Nobel per la Pace vuole essere un messaggio di speranza, contro un conflitto che sta mettendo in ginocchio un’intera popolazione”.

Lo afferma l’onorevole veronese della Lega Vito Comencini, componente della Commissione parlamentare Affari Esteri e Comunitari, che ha perorato l’iniziativa dell’associazione “Aiutateci a salvare i bambini Onlus” di proporre Anna Tuv per il prestigioso riconoscimento internazionale. 

La candidatura è stata presentata questa mattina alla Camera dei Deputati. 

Nel maggio 2015 una bomba colpì l’abitazione della donna, a Gorlovka, uccidendo il marito e la figlia Katja, di 11 anni.

“Quando l’ordigno ha centrato la casa, dall’esplosione sono stata sobbalzata in strada ricoperta di calcinacci. Mio figlio Zakhar, due anni e mezzo, aveva delle bruciature agli occhi e mia figlia Milana aveva riportato dei traumi. Io ho perso il braccio sinistro e ho subito una commozione cerebrale – ricorda Anna Tuv -, ma sono sopravvissuta e ora il futuro dei miei figli dipende da me. La situazione in Donbass ancora oggi è molto difficile. Numerosi sono i feriti e i morti tra i civili e molte famiglie sono rimaste senza casa”.

Da quel tragico giorno Anna Tuv non hai mai smesso di lottare e grazie all’associazione presieduta da Ennio Bordato è stata operata e oggi può contare su una protesi mioelettrica.

“Ho conosciuto Anna circa due anni fa a Verona e sono rimasto colpito dalla sua storia – aggiunge l’onorevole Comencini -. Il suo coraggio e la sua determinazione sono un esempio di come si può reagire alla violenza della guerra per promuovere la pace e la giustizia”.

 
 

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