Peace Run: la staffetta della pace più lunga del mondo a Verona, 23 maggio

 
 

Peace Run, la staffetta della pace più lunga del mondo, attraversa la città di Verona il pomeriggio del 23 maggio in piazza Bra’, precisamente alle 14.30.
Questo è il programma previsto:
• Arrivo 14.30
• Esecuzione inno ufficiale da parte del coro Adamus e dell coro voci bianche Adamus dell’Accademia musicale di Verona
• Accoglienza ufficiale da parte delle autorità;
• Presentazione della mission e del messaggio di fondo della Peace Run: il mondo è una casa comune per tutta l’umanità
• Passaggio di mano in mano tra studenti ed insegnanti della fiaccola della pace
• Partenza 15.45 circa.
L’iniziativa ha il Patrocinio del Comune di Verona, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione. Gli studenti della Consulta provinciale del MIUR hanno promosso l’iniziativa in moltissimi tavoli tecnici interistituzionali ed associativi. Per la dirigente Annalisa Tiberio, da anni impegnata nelle politiche giovanili del MIUR “bisogna sostenere una educazione alla pace che parta dalle relazioni”, e Stefano Quaglia, direttore del MIUR – USR di Verona, sottolinea che “non si arriva alla pace senza un’educazione al rispetto della vita”.


Nel 2017 la Peace Run celebra i trent’anni dalla sua fondazione: nel 1987 Sri Chinmoy diede vita alla corsa a staffetta più lunga del mondo sul tema della pace e quest’anno in Europa, la Peace Run attraverserà Inghilterra, Olanda, Germania, Francia, Svizzera, Italia, Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Lituania, Ucraina, Bielorussia.
La Peace Run ha ottenuto il sostegno e l’incoraggiamento di numerosi leader di
istituzioni internazionali come ad esempio nel caso dell’endorsement dell’allora
presidente dell’Assemblea Generale UNESCO Davidson, che ha definito Peace Run
uno strumento concreto di pace, e dell’allora presidente del Consiglio Europeo, Van
Rompuy, il quale ha riconosciuto la valenza culturale del progetto in quanto
strumento di educazione alla pace.
Peace Run ha da sempre avuto il sostegno di numerosi personaggi del mondo
culturale, istituzionale, spirituale e sportivo, come i premi Nobel Nelson Mandela,
Desmond Tutu, Mikhail Gorbachev, Madre Teresa e Giovanni Paolo II, la Regina Elisabetta, Carl Lewis e Tegla Loroupe (che presenzierà alla celebrazione finale a Minsk, il prossimo 7 luglio).
Aderente alla filosofia della Peace Run è l’idea che la pace a livello collettivo sia il
frutto di un percorso interiore individuale dove arte, musica e sport costituiscono
strumenti di ricerca e di crescita delle coscienze.
La corsa si concretizza grazie a staffette di ragazzi di differente provenienza sociale
che percorrono il mondo con la fiaccola della pace, gratuitamente e senza sponsor,
proprio per preservare la purezza del messaggio sotteso.

Così Gorbaciov nel messaggio del 2017 all’associazione Sri Chinmoy Oneness-
Home Peace Run: “Per me, pace significa il passaggio da una semplice co-esistenza, ad una cooperazione e ad una creatività comune tra nazioni e popoli, a un dialogo tra civiltà. […] La vostra Peace Run rende un rimarchevole contributo a questa meta. Nelle fotografie della Peace Run, io vedo partecipare persone di diversa età, specialmente giovani e bambini che tengono in mano la fiaccola. Quando osserviamo i loro volti sorridenti, noi crediamo che un
futuro felice sia il destino del nostro mondo”.

Hanno tenuto la fiaccola: Mikhail Gorbaciov, Nelson Mandela, Desmond Tutu, Sir Vivian Richards, Muhammed Ali, Carl Lewis, Paul Tergat, Paula Radcliffe, Tegla Loroupe, Tatyana Lebedeva, Nikolay Valuev, Joaquim Cruz, Cathy Freeman, Rigoberta Menchù e milioni di altre mani.

La pace non è assenza di guerra,
la pace è la presenza di armonia, amore, soddisfazione e unità.
La pace è un effluvio d’amore nella famiglia mondiale.
Sri Chinmoy, “A Heart of Peace”

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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