Chi ha paura di sperimentare i farmaci?

 
 

Tema poco conosciuto, incute diffidenza, suscita speranza, interrogativi importanti: il convegno “Who’s afraid of testing drugs?” – organizzato dalla scuola di Dottorato in Scienze della Vita e della Salute con la collaborazione della sezione di Farmacologia del Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica – risponderà sulla sperimentazione clinica dei farmaci, processo complesso, sempre in evoluzione e via maestra per lo sviluppo di nuove terapie e con obiettivo primario, la tutela del consumatore.

Il 16 e 17 novembre se ne parla a Verona, aula Magna “G. De Sandre” dell’ospedale di borgo Roma: la metodologia scientifica in continua innovazione, la partecipazione dei comitati etici, la presenza di istituzioni regolatorie e di controllo nazionali e europee e sistemi di monitoraggio postmarketing hanno trasformato la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci da attività di prevalente interesse industriale a strumento di garanzia collettiva della salute, visione paziente-centrica ormai consolidata.

Venerdì 17 saranno presentati e discussi gli aspetti operativi relativi alla realizzazione degli studi clinici, al monitoraggio post-marketing delle reazioni avverse e al trasferimento alla clinica dei dati di ricerca. Il convegno si conclude con un’analisi del futuro della ricerca clinica sui farmaci in termini di ricerca e di personalizzazione della terapia farmacologica; tra i cambiamenti che si intravedono nel prossimo futuro spicca il ruolo sempre più attivo che avrà il paziente stesso nel guidare il processo di scoperta dei nuovi farmaci.

Gli speakers sono tutti ricercatori di fama internazionale e di solida esperienza anche pratica nel settore della ricerca clinica sui farmaci e provengono dai mondi universitari e produttivi italiano e inglese; importante la rappresentanza veronese con speakers dell’Università, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, di Aptuit e di GSK.

 Il Convegno si aprirà con un omaggio alla figura del prof. Giampaolo Velo, farmacologo veronese e promotore della farmacologia clinica in Italia, di recente scomparso.

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here