NASCE VERONAFIERE S.P.A.

 
 

L’Assemblea dei soci di Veronafiere ha deciso all’unanimità la trasformazione giuridica dell’Ente Autonomo per le Fiere di Verona in Società per Azioni.
Nasce Veronafiere S.p.A.

Rimane invariata l’attuale compagine societaria.

Nel corso dell’assemblea straordinaria, svoltasi ieri sera nella sede di Viale del Lavoro, i Soci hanno deliberato anche il collegato piano industriale di sviluppo, come previsto dalla normativa regionale vigente in materia di trasformazione degli enti fieristici in società di capitali.

Il progetto, che analizza attentamente le dinamiche del mercato fieristico mondiale, europeo e italiano, prevede 94 milioni di euro di investimenti entro il 2020 e si incardina su cinque pilastri, uno dei quali è rappresentato dalla digital transformation.

Il primo pilastro prevede il consolidamento delle rassegne esistenti e della leadership mondiale nelle filiere wine&food e marmo-costruzioni, con una crescita sostenibile e mirata anche in alcuni Paesi esteri (es: USA, Cina, Brasile, Africa).

Il secondo pilastro poggia sul rafforzamento nel settore dell’agricoltura e delle relative tecnologie, sulla crescita degli altri settori dove si vanta un primato nazionale sia attraverso nuove iniziative in Italia e all’estero, sia tramite la razionalizzazione del portafoglio eventi.

Il terzo pilastro mira allo sviluppo integrato dei servizi, con particolare riguardo a quelli “core” della ristorazione e degli allestimenti, per incrementare volumi e margini in linea con i benchmark internazionali, come pure dei servizi dedicati all’internazionalizzazione delle imprese. Una attenzione particolare è rivolta ai temi della innovazione digitale nei processi e nella gestione dei rapporti con i clienti e il mercato.

Il quarto pilastro è rappresentato dalla disciplina dei costi con la riduzione dell’incidenza percentuale sui ricavi sia di quelli di struttura, sia del lavoro, prevedendo l’inserimento di nuove competenze e professionalità. 

Il quinto riguarda il potenziamento e l’ammodernamento del quartiere, a parità di superficie installata, con il rafforzamento del lato Sud, la costruzione di nuovi parcheggi, la riqualificazione degli ingressi e delle Gallerie Mercatali e l’acquisizione di aree adiacenti alla Fiera. L’obiettivo è allineare lo standard qualitativo a quello dei migliori quartieri espositivi europei.

Con questo piano industriale gli obiettivi che si intendono conseguire sono fondamentalmente due. Rafforzare il ruolo di leadership mondiale e continuare a essere un motore di produzione di ricchezza per la città e per il territorio, il cui indotto è stimato in circa 1 miliardo di euro secondo l’Osservatorio Cermes Bocconi, corrispondente al 4% del PIL provinciale.

In questo contesto il piano prevede al 2020 un volume d’affari obiettivo di 113 milioni di euro con un Ebitda (margine operativo lordo) di 21,9 milioni di euro (pari al 19% dei ricavi).

 
 

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