Ministero Interno, “Scuole Sicure”: contrasto allo spaccio di droghe nei pressi delle scuole

 
 

Il Ministro dell’Interno, in vista della riapertura dell’anno scolastico, ha diramato il 26 agosto una Direttiva con la quale sono state impartite indicazioni per il rafforzamento delle iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole.

A tal proposito, occorre osservare che i reati in materia di stupefacenti, in base alle evidenze statistiche, hanno fatto, in generale, segnare, nell’anno 2017, un incremento sul territorio nazionale.

Il Ministero dell’Interno pertanto ritiene necessario promuovere un’azione organica e coordinata, che dovrà essere attuata su tutto il territorio nazionale ed invita gli organi di polizia e i titolari degli Uffici Scolastici Provinciali dei territori in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, a svolgere un’analisi sulle aree territoriali pertinenti alle singole realtà scolastiche, al fine di calendarizzare mirati servizi di controllo da parte delle Forze di polizia, anche con il concorso delle polizie locali, nei luoghi più esposti al rischio di infiltrazione o presenza di spacciatori.

Per contrastare il fenomeno il Ministero dell’Interno ha messo a disposizione dei centri urbani di maggiori dimensioni risorse per un ammontare di 2,5 milioni di euro. I Comuni destinatari del contributo sono stati individuati fra quelli con una popolazione superiore a 200 mila abitanti al 31 dicembre 2017 e le risorse saranno ripartite fra i Comuni in rapporto al numero degli stessi.
Le Amministrazioni locali beneficiarie dei contributi saranno:
Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste.

Per accedere ai contributi i Comuni interessati dovranno presentare una specifica istanza alla Prefettura entro il 20 settembre, corredata da una scheda progettuale nella quale dovranno essere descritte tutte le iniziative che gli stessi intenderanno porre in essere, con le relative voci di spesa. Il finanziamento complessivo del progetto non potrà superare l’ammontare dello stanziamento riconosciuto che per il Comune di Verona è di 65.250 euro.
I contributi potranno essere erogati sia a copertura di spese correnti che di spese di investimento. A titolo di esempio, essi potranno essere destinati alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza (che non abbiano già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione di agenti di Polizia locale a tempo determinato e al pagamento di prestazioni di lavoro straordinario a favore della stessa categoria di personale, nel rispetto della normativa e delle disposizioni contrattuali vigenti.

La quota dei contributi destinati al pagamento delle spese correnti non dovrà essere superiore al 50% del totale. Di tale percentuale, una quota sino ad un massimo del 10% potrà essere utilizzata per finanziare campagne educative, d’intesa con le Istituzioni scolastiche territoriali.
I progetti, la cui durata non dovrà superare l’arco temporale del prossimo anno scolastico, saranno sottoposti all’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ne verificherà la coerenza complessiva rispetto alle finalità dell’iniziativa e, altresì, con riguardo all’eventuale realizzazione di impianti di videosorveglianza, la conformità degli stessi alle direttive ministeriali impartite in materia.

L’erogazione del contributo a fronte degli impegni assunti dalle Amministrazioni locali dovrà essere assistita da uno specifico Protocollo d’intesa. A conclusione del progetto, i Comuni saranno tenuti a presentare alle Prefetture una relazione finale sull’iniziativa, corredata dal rendiconto economico/finanziario della gestione svolta e dalla documentazione di spesa.

Giova ricordare l’opportunità che nel Regolamento Comunale del Comune di Verona siano inserite le aree urbane su cui insistono le scuole e i plessi scolastici tra i siti sui quali è consentita l’applicazione del “DASPO urbano” così come indicato tra le misure previste dal decreto legge 20 febbraio 2017, n. 14, coordinato con la legge di conversione 18 aprile 2017, n. 48, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”.

Alberto Speciale

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Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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