Knocturne: terzo album per i Be Forest, in scena al Colorificio Kroen

 
 

Knocturne è un colpo notturno (knock+nocturne), è l’oscurità che bussa alla porta: provate ad aprire quella porta e lasciate entrare i Be Forest, tornati l’8 febbraio 2019 (a Verona presenti oggi 15 febbraio, ore 22, al Colorificio Kroen) con il terzo album, pubblicato – come i precedenti – dal collettivo “We Were Never Being Boring”.

Costanza Delle Rose (voce, basso), Erica Terenzi (voce, batterie, Eminent) e Nicola Lampredi (chitarra) raccontano di essere “gli spettatori, nella sala del teatro che è la vita quotidiana, mentre sul palcoscenico c’è quello che siamo, il buio in cui dobbiamo imparare ad avanzare. Knocturne vuole restare sulla linea delle quinte, nel mezzo, tra le pieghe del vellutoAbbiamo impiegato tanto a scrivere Knocturne, a registrarlo e finirlo, ma ci abbiamo messo molto più tempo a capirlo noi per primi. A differenza degli altri nostri dischi, non ha un luogo di riferimento o dei colori: non siamo in Norvegia in mezzo a un bosco, né in una riserva indiana seduti intorno al fuoco. All’inizio, pensavamo che questo album fosse ambientato nello spazio… poi ci siamo sentiti attratti dall’opposto, dagli abissi più profondi, dall’idea di quel buio interminabile. E, in un certo senso, questa è stata l’immagine che si è impressa più di tutte nelle nuove canzoni”.

Dopo l’esordio con Cold del 2011 (ristampato nel 2017) e Earthbeat del 2014, il ghiaccio e il fuoco, è il momento di quel buio interminabile che restituisce il senso stesso dell’avventura sonora del trio di Pesaro, fondato nel 2009. Il sound, il più possibile analogico, è scarno e minimale, nonostante la produzione – condivisa con Steve Scanu – risulti stratificata e sia stata meditata a lungo. È un sound fatto di voci sussurrate, corde riverberate, percussioni marziali suonate in piedi, fumose atmosfere. Il master è stato affidato a Josh Bonati, già al lavoro con David Lynch, con Mac DeMarco e Zola Jesus tra gli altri.

La scaletta è composta da nove brani: sette canzoni e due strumentali, che si legano in un’unica, coerente successione.  

Knocturne tour 2019

02/02/2019 Firenze Glue

07/02/2019 Milano Ohibò

08/02/2019 Brescia Latteria Molloy

09/02/2019 Rimini Bradipop

15/02/2019 Verona Colorificio Kroen

16/02/2019 Fontanafredda (PN) Astro Club

21/02/2019 Roma Wishlist

22/02/2019 Pomigliano d’Arco First Floor Club

23/02/2019 Terlizzi Laboratorio MAT

01/03/2019 Bologna Covo

02/03/2019 Piacenza Musici Per Caso

11/04/2019 Palermo I Candelai

12/04/2019 Catania Piccolo Teatro della Città di Catania_MIT

13/04/2019 Messina Retronouveau

14/04/2019 Rende (CS) Mood Social Club

20/04/2019 Loreto (AN) Reasonanz

25/04/2019 Padova Parco della Musica

26/04/2019 Ferrara Arci Blackstar

27/04/2019 Schio (VI) Arcadia

28/04/2019 Parma Wopa

03/05/2019 Modena Kalinka

04/05/2019 Torino sPAZIO 211

 

 

 

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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