Hellas: il bilancio al 30 giugno 2018

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Verona Col Cuore – A.C. Verona Hellas Supporters Trust

Aver pazienza alla fine premia…e finalmente ecco arrivato il bilancio dell’Hellas Verona al 30 giugno 2018, disponibile presso il Registro Imprese da qualche giorno. La lettura dello stesso quest’anno ci ha riservato poche sorprese, avendo costantemente vigilato le operazioni con pubblicità legale dell’Hellas Verona e del Gruppo di riferimento.

Che chiudesse in perdita di poco più di 700 mila Euro lo sapevamo (704.959 Euro come già evidenziato qui http://veronacolcuore.it/dettaglio_news.aspx?Id=20181216517), le operazioni descritte relative a Star Ball le avevamo già individuate, così come la costituzione di Hellas Verona Women e l’acquisto per Euro 1,2 milioni della quota residua di HVMC. 

La lettura del bilancio riserva sempre qualche spunto di riflessione. 

Andiamo con ordine. 

Il bilancio della stagione 2017-2018 chiude con una perdita di Euro 704.959, come avevamo già evidenziato qui http://veronacolcuore.it/dettaglio_news.aspx?Id=20181216517.

I ricavi complessivamente ammontano a Euro 47 milioni di cui Euro 4,1 milioni sono rappresentati da ricavi da gare, Euro 29 milioni da ricavi da diritti televisivi, Euro 1,2 milioni da ricavi da sponsorizzazioni (in linea con l’esercizio precedente nonostante la Serie A) e plusvalenze per circa 6 milioni di euro.

Tra le principali plusvalenze troviamo quanto realizzato dalle cessioni di Viviani (Euro 1,4 milioni a cui si devono aggiungere ricavi per il prestito per Euro 380 mila), di Torregrossa (Euro 900 mila) e di Caceres (Euro 687 mila). Un approfondimento merita la cessione di Bruno Zuculini al River Plate. La cessione avvenuta a Euro 3 milioni ha permesso la realizzazione di una plusvalenza di Euro 2,7 milioni. Ma una parte del ricavato dalla cessione è da riconoscere alle squadre di provenienza di Zuculini, per cui la plusvalenza deve essere nettata di altri costi di gestione del giocatore per 1,5 milioni. Per cui la cessione di Zuculini ha procurato un beneficio economico al Verona di circa 1,2 milioni di Euro.

Altri dati, molto sinteticamente: il Costo del personale ammonta complessivamente Euro 24,5 milioni (52% dei ricavi complessivi) di cui Euro 22,6 per stipendi a giocatori, Euro 1 milione per compensi ad allenatori e istruttori, Euro 0,4 milioni al direttore sportivo. 

Un bilancio non ancora in equilibrio da un punto di vista economico, fortemente dipendente dalla consueta necessità di plusvalenze e che non vede lo sviluppo di altri ricavi, ma soprattutto un risultato influenzato anche dall’impatto economico di alcune operazioni con parti correlate. 

Come avevamo già analizzato dall’esame del Bilancio di HVMC, il Verona sostiene costi netti con questa società di circa Euro 1 milione. Ma oltre questi costi rileviamo come sul bilancio pesi la svalutazione di crediti verso HV7 per Euro 9 migliaia ma soprattutto la svalutazione crediti verso la neo controllante Star Ball S.r.l. per Euro 283 migliaia. 

Altra considerazione, contrariamente a quanto avvenuto in passato e dichiarato anche nel settembre 2017 dal Direttore Operativo Barresi (http://hellaslive.it/news/barresi-la-salvezza-e-una-garanzia-di-crescita-e-sbagliato-vendere-sogni-lobiettivo-e-che-lhellas-arrivi-ad-autogestirsi/), l’Hellas Verona ha riconosciuto un compenso di Euro 202 migliaia all’Amministratore Unico Maurizio Setti. 

Da un punto di vista finanziario, l’Hellas Verona mostra al 30 giugno 2018 debiti verso banche per Euro 500 migliaia, debiti verso altri finanziatori quali anticipo sui diritti della stagione 2018-2019 e sulla campagna trasferimenti 2018-2019 per Euro 3,7 milioni in forte riduzione rispetto la scorsa stagione (Euro 10.483 migliaia al 30 giugno 2017), anche per effetto dell’anticipazione finanziaria ricevuta sul paracadute per le retrocesse pari ad Euro 10 milioni. 

Tra gli altri debiti vi sono debiti verso il Comune di Verona per Euro 2,4 milioni. L’Hellas sta cercando di completare le necessarie procedure amministrative per poter compensare crediti per fatture da emettere per Euro 1.040 migliaia per i lavori straordinari effettuati dall’Hellas Verona nel corso degli ultimi anni relativi al Bentegodi. 

Non vi sono debiti verso il personale arretrati, così come non appaiono esservi debiti tributari scaduti, né rateizzati. Esiste un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate per le annualità 2013, 2014 e 2015 che ha comportato oneri per un valore complessivo di Euro 350 migliaia.

Il valore contabile dei cartellini dei giocatori ammonta al 30 giugno 2018 ad Euro 4,4 milioni, di cui Euro 1,4 milioni relativi al giovane Matteo Franchetti, Euro 771 migliaia relativi a Bessa (in prestito al Genoa), Euro 700 migliaia relativi a Cissè (acquistato dal Bari nel giugno 2018).

Tra i crediti, sono iscritti crediti verso HVMC per Euro 12 milioni circa. Come riportato nella nota integrativa, “è in via di definizione il piano di ammortamento del debito della controllata”. Si ricorda che il debito ha origine dalla cessione del marchio “Hellas Verona” alla controllata avvenuta nell’anno 2013. Si ricorda che era già stato previsto un “piano di rientro triennale” (vedasi nota integrativa al bilancio al 30 giugno 2016) che evidentemente la controllata fa fatica a rispettare. 

Cosa possiamo concludere? Il bilancio al 30 giugno 2018 conferma, come più volte evidenziato in passato, che sono sempre le risorse finanziarie ritraibili dall’Hellas Verona che vanno a tamponare deficit extra-calcistici, infatti nei rapporti con le parti correlate il Verona non ottiene mai vantaggi ma solo svalutazioni, rinunce, mancati incassi di crediti, ecc.. 

Le nostre analisi di questi mesi hanno evidenziato come il “gruppo” Hellas Verona, di conseguenza, manchi delle risorse per l’effettivo consolidamento della squadra, che avrebbe potuto portare al mantenimento della categoria. 

La gestione Setti si dimostra, come ben sappiamo, attenta all’equilibrio economico e finanziario, che viene raggiunto anche grazie alle plusvalenze che impongono la continua cessione dei pezzi migliori non sempre alle migliori condizioni (alla faccia di un calcio “romantico” nel quale in fondo in fondo crediamo ancora ma che sappiamo essere lontano dal modello di calcio attuale) e alla ricerca di occasioni di mercato (vedasi i fallimenti / calciatori svincolati). Ma può essere sufficiente? Possiamo dopo 6 stagioni sportive dire che è tracciato un solco positivo per la crescita stabile del Verona?

In questo anno abbiamo cercato di fornire una maggiore informazione sulla gestione Setti del mondo Hellas Verona, monitorando tempestivamente le fonti informative ufficiali. Proseguiremo, perché l’Hellas Verona è “patrimonio di passioni e sentimenti di tutti noi”.

 
 

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