Fucina Culturale Machiavelli: musica e lettere stasera 27 e domani 28

 
 

L’esperimento inedito che ha aperto la scorsa stagione di Fucina Culturale Machiavelli e che ha visto duettare sul palco di via Madonna del Terraglio un’orchestra d’archi con un giovane beatboxer torna stasera, sabato 27 ottobre, alle ore 21.

Suburbia Symphony Reload è un concerto che descrive il suono della strada, proponendo autori che ne hanno descritto le sonorità in interessanti pagine musicali: da Quiet City di Aaron Copland, all’Adagio per archi di Samuel Barber, Palladio di Karl Jenkins fino ad arrivare al Concerto per beatbox, violino solista e orchestra di Stefano Soardo, con il violino solista Lukasz Kurowski e il beatboxer NME (Andrea Cimitan).

Orchestra Machiavelli è la formazione orchestrale stabile di Fucina Culturale Machiavelli;  fondata nel 2015, ha al suo attivo collaborazioni internazionali con Mika e Richard Stoltzman, Jesse Davis, Whitfield Crane, Andrea Battistoni, Morgan. E’ formata da musicisti professionisti under 35.

Info – Ingressi: intero 15€*, ridotto 12€* (under 35 e over 65), *con consumazione inclusa – [email protected]

Secondo appuntamento domenica 28 ottobre alle 18, quando nel teatro di Fucina Culturale Machiavelli tornerà Renato Perina, regista, attore e giornalista che, dopo il #talk all’apertura della stagione 18.19  #lecittàvivibili, proporrà un reading sulle parole di Lev Tolstoj: La morte di Ivan Ili’c.

Lo spettacolo è ideato dall’associazione culturale Bagliori, organizzato da Manuela Pollicino, con Renato Perina e la fisarmonica di Giuseppe Zambon, che racconta, spiega Perina, “in modo semplice e lineare, temi che investono la nostra contemporanea esistenza,  interrogandola e provocandola“. Al centro, il percorso che dalla malattia conduce alla consapevolezza e accettazione della morte  come concreta possibilità, attraverso cui si svelano “le ipocrisie e le dissimulazioni in cui è immersa la vita del protagonista”.

La morte di Ivan Ili’c fu pubblicato da Lev Tolstoj nel 1886 e racconta di come l’ambizione, il prestigio, il denaro e le relative inquietudini facciano emergere “il mancato accordo con la propria intima esistenza, l’adesione agli stereotipi sociali e le relative ossessioni – prosegue Perina – attraverso un monologo interiore, col risultato di un apologo di raffinata spiritualità”.

Perina, dottore di ricerca in Pedagogia generale e sociale, porta avanti da molti anni laboratori di teatro e ricerca scientifica in ambiti considerati ai margini: psichiatria, carcere, scuole di periferia. Si interessa di pedagogia del disagio e della marginalità che si avvale della mediazione di linguaggi creativi. E’ autore di articoli specialistici.

Ingressi: intero 13€*, ridotto 10€* (under 35 e over 65), *con consumazione inclusa.

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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