Forze dell’Ordine: arrestato uno spacciatore in zona Stadio e un ricercato a Villafranca

 
 

Con l’accusa di “detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti”, un cittadino del Gambia, 28enne, attualmente ospite del centro di accoglienza “Costa Grande” di Verona, è stato arrestato dai poliziotti delle Volanti della Questura scaligera, dopo essere stato sorpreso in possesso di sostanza stupefacente destinata allo spaccio. A segnalare al 113 la presenza in via Palladio dell’extracomunitario e la sua illecita attività di spaccio, alcuni passanti, i quali, nella circostanza, hanno altresì fornito alla Polizia la  precisa descrizione dello spacciatore.

Giunti tempestivamente, gli agenti hanno individuato l’uomo che, al sopraggiungere della pattuglia, si è liberato di un sacchetto, gettandolo a terra, per poi cercare la fuga, invano: bloccato, sul posto i poliziotti hanno anche recuperato il sacchetto, verificando che all’interno  vi erano contenute 9 dosi di stupefacente del tipo marjuana, del peso totale di gr.12,03, ed un ritaglio di tavoletta di hashish del peso di gr. 14,33. Il fermato ha poi consegnato spontaneamente ai poliziotti l’importo complessivo di euro 320,00, suddiviso in banconote di vario taglio, quale provente della sua illecita e pregressa attività di spaccio.

Accompagnato negli Uffici della Questura, con la collaborazione dei poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, è stata verificata la posizione sul soggiorno in Italia ed è emerso che la locale Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato politico presso la Prefettura cittadina, gli ha respinto la relativa istanza; l’interessato ha fatto, tuttavia, opposizione al provvedimento, proponendo ricorso, tuttora  pendente.

L’arrestato, Lamin Dampha, è stato condotto dinanzi all’A.G., che ha convalidato la misura precautelare e rinviata l’udienza per direttissima al prossimo 27 ottobre, vista la richiesta dei termini a difesa; nel frattempo è stata disposta la misura dell’obbligo di firma quotidiano presso i Carabinieri di Verona.

Deve scontare una pena di 6 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici, detenzione e diffusione abusiva di codici d’accesso a sistemi informativi ed indebito utilizzo di carte di credito (i reati, commessi a Verona, risalgono al periodo compreso fra il 2005 ed il 2007): per questo motivo, il l’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Verona ha emesso, nell’aprile scorso, un ordine di carcerazione nei confronti di C.B., 37enne rumeno, disoccupato e senza fissa dimora.

Il provvedimento non era ancora stato eseguito perché l’uomo non era ancora stato rintracciato; l’altro pomeriggio, tuttavia, una pattuglia del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Villafranca lo ha intercettato in via Mantova e, dopo una serie di rapidi accertamenti, lo ha arrestato in forza del provvedimento. L’uomo è stato tradotto in carcere a Montorio, ove si trova adesso.

 
 

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