Fondazione Bentegodi: 150 anni di storia dello sport veronese e nazionale

 
 

Lunedì 22 ottobre l’auditorium della Gran Guardia ospiterà, dalle 18.30, la celebrazione dei 150 di attività della Fondazione Bentegodi: un Gran Galà, che ripercorre la storia dello sport veronese e nazionale.

Nel 1868 il sindaco di Verona era Giulio Camuzzoni e nei verbali delle sedute comunali di quell’anno si leggono questioni come “Sul modo di festeggiare le nozze di S.A.R. il Principe Umberto” (3 aprile; il giorno dopo giungerà dall’aiutante di campo reale un telegramma con i ringraziamenti per gli auguri ricevuti), l'”Approvazione del contratto stipulato col signor Luigi Castellani per cessione al Comune del teatro costrutto sull’area Comunale in Cittadella” (20 maggio), il “Regolamento sanitario per l’espurgo dei pozzi neri con sistema inodoro” (17 agosto), l'”Autorizzazione di assumere la spesa di Ital. L.1097,85 per paglia somministrata dall’impresa Berri e Ceresa a riempimento dei pagliaricci di ragione Comunale elargiti nel decorso inverno 1867-68 ai poveri della Città dalla Commissione straordin. di pubblica beneficenza” (17 dicembre).

In quell’anno iniziava anche l’avventura sportiva di Marcantonio Bentegodi, consigliere comunale e membro del Consiglio Provinciale di Sanità, affiancato da illustri veronesi come Aleardo Aleardi. Pioniere e benefattore, affidò all’amministrazione comunale di Verona, per disposizione testamentaria (mancò prematuramente nel 1873), la quarta parte del suo immenso patrimonio, costituito in terreni, fabbricati, titoli e denaro, “per non dimenticare l’educazione fisica della gioventù veronese”, tradotta, a quell’epoca, nella ginnastica e nella scherma. Nella prima rientravano allora anche atletica, lotta, pugilato, sollevamento pesi ed altre discipline, che più tardi avrebbero trovato autonomia.

Solo nel 1875 il Consiglio Comunale elesse una commissione con l’incarico di realizzare le disposizioni testamentarie e con la Deliberazione Consigliare del 20 aprile 1877 venne costituita “l’Istituzione Comunale di ginnastica e scherma Marcantonio Bentegodi”. Il lascito fu gestito per molti anni, in seguito i beni furono alienati, incamerati ed utilizzati in varie forme, non sempre con indirizzi prettamente sportivi. L’attuale stadio è intitolato a Marcantonio Bentegodi come riconoscimento ufficiale della città al mecenate.

Da quei tempi, con discipline che sono entrate ed uscite dall’organico societario – calcio, tamburello, lotta, ciclismo, pugilato ed altre – la Fondazione Bentegodi è arrivata alle attuali nove sezioni: atletica leggera, ginnastica artistica femminile, ginnastica artistica maschile, ginnastica ritmica, nuoto, pallanuoto, pesistica, scherma e tuffi.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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