Foibe, Sboarina guarda con sospetto l’Anpi, Bertucco vede in lui il “crepuscolo di un Sindaco debole”

 
 

“Come hanno già fatto altre sezioni Anpi, adesso anche quella di Verona interviene sulle foibe. E lo fa con un convegno che darebbe una versione riduzionista e giustificazionista della tragedia italiana ai nostri confini orientali. Se così fosse, sarebbe un’operazione inaccettabile che non ha nulla del confronto e della ricostruzione storica, ma è solo una mossa per sporcare le celebrazioni del ‘Giorno del Ricordo’. Inaccettabile proprio perché non rispetta i morti e gli esuli istriani e giuliani, ma non rispetterebbe nemmeno le parole di Mattarella che ha parlato di ‘capitolo buio della storia nazionale e internazionale … e di braccio violento del regime comunista’.

Mentre tutto il paese commemora le vittime, a Verona si vorrebbe dare fiato a posizioni e pubblicazioni pretestuose. Se l’incontro si dovesse tenere in questi termini, valuterò la congruità della permanenza in uno spazio comunale di una associazione come l’Anpi, che utilizzerebbe il sostegno pubblico per propagandare messaggi contrari alle legge e alla pacificazione nazionale”.

A Sboarina, che così si esprimeva ieri attraverso un comunicato stampa, risponde Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, che nelle dichiarazioni vede il “crepuscolo di un Sindaco debole”.

“Posto che le foibe sono un crimine della storia – spiega Bertucco -, mi domando quale siano gli elementi in possesso del Sindaco di Verona che gli consentano di bollare come “riduzionista” il convegno dell’Anpi e “negazionista” quello organizzato al Tommasoli da Rifondazione e Potere al Popolo.

A questo punto invito Sboarina ad istituire l’apposito ufficio comunale per Censura e di metterci a capo il fido Bacciga visto che ormai detta la politica culturale dell’amministrazione. Giunti a questo punto Sboarina non fa gli interessi di nessuno, nemmeno degli esuli, la sua è pura propaganda a beneficio degli estremisti di destra. Dovremmo infatti censurare anche il giornalista Gian Antonio Stella che intervenendo ad un convegno del Comune ha detto che hanno sbagliato tutti, De Gasperi a sottovalutare, il Pci a negare e gli stessi esuli che si sono in gran parte identificati con l’estrema destra?

Ruolo dell’amministrazione comunale sarebbe quello di consentire il dibattito nel quadro della libertà costituzionale e non di stabilire a priori quali tesi siano ammissibili.

Questo è forse l’ultimo scivolone di un Sindaco troppo debole e impreparato a governare una città come Verona, ostaggio di speculatori ed estremisti di destra”.

 
 

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