Festa della Liberazione

Deuxieme guerre mondiale (1939-1945) : deux jeunes femmes italiennes avec un enfant posent sur un char dont l'equipage est polonais lors de la liberation de la ville de Bologne en Italie par les troupes alliees. Photographie du 25 avril 1945. ©Usis-Dite/Leemage
 
 

Ai cittadini veronesi sembra che interessi poco che il leader di un partito abbia manifestato l’intenzione di svilaneggiare la Festa della Liberazione. Sembra che interessi poco ai tanti presunti candidati sindaco; tutti meno uno. Infatti solo Damiano Fermo, che solo dopo il 2 aprile, dopo aver superato le votazioni delle primarie, potrà definirsi realmente candidato, ha pubblicamente ed in modo inequivocabile stigmatizzato l’intenzione di Matteo Salvini di tenere un comizio in piazza dei Signori. Non c’era altra data? Risulta chiara l’intenzione di non tenere in nessun conto la valenza di quella data, anzi è evidente che il signor Salvini (che non ha alcun titolo di studio n.d.A.) o non ha studiato Storia oppure ha invece l’intenzione di offendere chi si riconosce nei valori della Resistenza e dell’Antifascismo. Avrei caro che qualche altro aspirante al governo della città si pronunciasse in merito. Nel frattempo spero proprio che il Prefetto, uomo tutto d’un pezzo, come si diceva un tempo, dichiari incompatibile il comizio del lombardo con quella data.

Franco Avesani

 
 

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