Dieci proposte di Conflavoro PMI al Governo

 
 

Il presidente Capobianco: “Lo sottoporremo a premier e ministri preposti. Il manifesto vuol contribuire a ridare a imprese e lavoratori dignità e benessere”

In occasione dell’incarico per formare il governo al premier Giuseppe Conte, Conflavoro Pmi ‘rispolvera’ il suo decalogo di priorità, più volte presentato negli appuntamenti ufficiali dell’associazione in giro per l’Italia, non ultimo il convegno sul lavoro organizzato a Roma.

Le proposte della confederazione delle piccole e medie imprese guidata da Roberto Capobianco sono contenute nel ‘Manifesto per una nuova idea di lavoro’. Al centro, il mondo del lavoro con dieci punti qualificanti che Conflavoro Pmi non mancherà di sottoporre a chi guiderà il governo e i ministeri dell’economia e del lavoro.

Al primo punto un codice del lavoro digitale, che dia risposte in modo semplice alle istanze di tutti i cittadini e delle piccole e medie imprese. “L’obiettivo di Conflavoro Pmi – dice il presidente Roberto Capobianco – è quello di dare regole chiare, certe, non interpretabili e non in grado di generare errori, vizi di forme e, soprattutto , vertenze. A questo si devono accompagnare una serie di altre previsioni a tutela del lavoratore e delle imprese: standard retributivi minimi per evitare le pratiche di dumping, la riduzione del cuneo fiscale e previdenziale per incentivare l’emersione del lavoro nero e aumentare l’occupazione. E, ancora, una riforma della contrattazione collettiva che valorizzi le autonomie aziendali”.

Un occhio attento, per Conflavoro Pmi, va dato anche alla qualità del lavoro e alla formazione: “Serve – spiega ancora il presidente Capobianco – un piano straordinario di investimenti in formazione professionalizzante che dia competenze per il lavoro del futuro. Per agevolare poi l’incontro fra la domanda e l’offerta proponiamo l’istituzione di un’Agenzia nazionale per l’occupazione e lo sviluppo, non solo come punto di incontro tra domanda e offerta, ma che analizzi i fabbisogni delle aziende e formi – in collaborazione con gli istituti scolastici, le università e le imprese – le nuove generazioni e i lavoratori che vogliono evolversi attraverso un percorso di qualificazione professionale”.

Tutti temi, questi, che Conflavoro Pmi si auspica prendano posto nella prossima agenda di governo nazionale. Il ‘Manifesto per una nuova idea di lavoro’ è presentato insieme con un’analisi elaborata dalla stessa confederazione circa la grave situazione occupazionale e imprenditoriale italiana. Il report si intitola ‘Il mercato del lavoro e la scomparsa delle imprese italiane: luci e ombre a dieci anni dalla crisi’ e fa da preludio al decalogo di proposte.

 
 

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