“de-Ze-de” presenta “Inseguendo Arianna, performance teatrale itinerante”

 
 

Enrico Brigi

Proseguono con successo gli appuntamenti teatrali organizzati nell’ambito della Rassegna di Fine Estate promossa dal Centro Culturale “Fiorella Milan”. 

Nella splendida e suggestiva cornice della ex-Chiesa di Santa Croce di Santa Maria di Zevio – da tutti meglio conosciuta come “Cesina delle Barbare” – va in scena un’originale rappresentazione teatrale dal titolo “Inseguendo Arianna”. 

Lo spettacolo è opera del Corso Avanzato di Recitazione “de-Ze-de, valido gruppo di attori ed attrici, impreziosito per l’occasione dalla presenza di Barbare de’ Nucci e Andrea de Manincor – che ne cura anche la drammaturgia – con il supporto storico delle ricerche di Francesca Zerman. 

La storia, attraverso un’indovinata combinazione tra teatro – sotto forma di dialogo e narrazione espressiva – e danza, racconta il tentativo di violenza, spesso riuscito, perpetrato da sempre dall’uomo nei confronti dell’indifeso genio femminile per sopraffarne l’intelligenza, la sensibilità e la cultura. 

Utilizzando una sorta di dialogo volto ad assumere in alcune circostanze addirittura le sembianze di un sarcastico interrogatorio, lo spettacolo racconta le vicende di cinque donne della storia, tutte accomunate dalla stessa sorte: Saffo, poetessa e attivista artistica e culturale dell’antichità; Giovanna D’Arco, famosa paladina di Francia, giustiziata nel 1431 e canonizzata nel ‘900; Nannerl Mozart, sorella di Wolfgang, talento musicale soppresso in favore del più famoso fratello; Mileva Maric, prima moglie di Albert Einstein alla quale il fisico deve il gene matematico delle sue grandi scoperte; Lietta Pirandello, figlia del drammaturgo siciliano, le cui ambizioni letterarie furono pesantemente influenzate dalla folle gelosia della madre nei confronti del marito Luigi.

Le cinque donne appaiono legate l’una all’altra da un sottile filo di un’Arianna, ai loro occhi quasi sfuggente, tutte insieme oscurate nell’affermazione del loro indiscutibile talento da uomini, spesso invidiosi del loro primato. E sono proprio gli uomini che, prendendo le sembianze ora di un giudice, ora della la voce di Leopold Mozart, ora quella di Pirandello, ora quella di Albert Einstein, interagiscono di volta in volta con queste figure femminili condannate al silenzio delle loro storie, attraverso un’azione itinerante che si svolge per cinque brevi ipotetiche “stazioni”, distribuite tra il pubblico presente all’interno della chiesa.

Le voci dei protagonisti sono quelle di: Chiara Baretta, Miriah Conte, Paolo Cristani, Elena De Angeli, Samir Ferrari, Josef Ferrarini, Sebastiano Fregnan, Riccardo Lovato, Rachele Pesce, Noemi Valentini, Valentino Vandin, Laura Zusi. Al loro fianco, come detto, il bravo Andrea de Manincor. Le coreografie sono, invece, di Barbara de’Nucci.

L’appuntamento è per venerdì 23 settembre alle ore 21 con replica sabato 24, sempre alla stessa ora.

 
 

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