Da Roma l’ok per la Verona del futuro. Arriva il FILOBUS, un “gol” di squadra AMT e giunta Sboarina

 
 

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“Approvata ieri la variante al progetto principale.
AMT punta dritto alla ripresa dei lavori: “Il prima possibile”.

Tutte le strade portano a Roma“. All’interno di questa sempreverde certezza, facente parte del gentile corollario della saggezza popolare s’annida, nella giornata odierna, un significato ancora più attuale e concreto. E, per certi aspetti, una conferma della possibilità d’immaginare tale frase valida anche nel senso opposto: da Roma partono tutte le direzioni.
Quella di AMT è tracciata da tempo ed esprime da meno di 24 ore una linea ai limiti del “febbricitante“; per la municipalizzata cittadina un “regalo” aspettato ma comunque non scontato. C’è l’OK del ministero: Verona avrà il suo Filobus, approvato e, per alcuni aspetti, riformato.

La notizia cronologicamente riporta come tatuaggio la data di ieri, ed è giunta all’ombra dell’Arena attraverso il Comitato Tecnico del Ministero.
Via alla variante al progetto della filovia, che già il CIPE il 26 aprile scorso aveva approvato sotto l’aspetto puramente economico, demandando sotto l’aspetto progettuale l’approvazione del Comitato Tecnico del Ministero, avvenuta appunto ieri con esito positivo“.

Il Comitato, valutati tutti gli elaborati grafici e di dettaglio, ha espresso infatti il nulla osta, concludendo così l’iter approvativo e mettendo in condizione AMT Spa, in qualità di stazione appaltante, di poter dar corso alla ripresa dei lavori per la realizzazione dell’opera.
Il progetto filobus recepisce tutte le indicazioni che sono state impartite dai vari ambiti coinvolti, anche dell’amministrazione comunale.

I lavori riprenderanno il prima possibile. Dal primo giorno di ripresa dei lavori, e solo da quella data, decorreranno finalmente i 1200 giorni naturali e consecutivi previsti dal contratto. Per arrivare a quel giorno mancano solo alcune autorizzazioni legate alla disponibilità di poche aree.

Intanto dal 9 giugno, appena finite le scuole, a cura di SNAM Rete Gas sono stati aperti due cantieri mobili per spostare il metanodotto ad alta pressione in viale del Lavoro (direzione sud) e viale Piave (lato ovest-direzione Santa Lucia). I cantieri proseguiranno fino al 30 settembre e sono lavori collaterali e propedeutici al progetto filobus, al fine di consentire l’avvio della fase di cantierizzazione del nuovo sistema filoviario.

Il nuovo cronoprogramma. I 1200 giorni decorreranno dall’inizio dei lavori. Sono stati calcolati 1200 giorni (e non più 1000), perché questo è il nuovo tempo contrattuale aggiornato, scaturito a seguito dell’approvazione della variante che prevede opere aggiuntive per circa 10 milioni di euro, somma che non va comunque a modificare l’importo complessivo originario dell’opera, che resta di 143 milioni di euro.

Il cronoprogramma presentato è stato rispettato: il termine della realizzazione del filobus è quindi previsto per il 2022.

Si confermano inoltre le modifiche al sottopasso di via Città di Nimes e dell’area del nuovo deposito alla ‘Genovesa’ e la realizzazione della galleria pedonale di via san Paolo non oggetto di alcuna Variante.

Questo è il risultato, importantissimo, che è stato raggiunto dalla nuova Amministrazione e da AMT a nemmeno un anno dall’insediamento, che ricordiamo in AMT essere avvenuto il 29 agosto scorsodichiara Francesco Barini, presidente AMT -. È stata sbrogliata la matassa grazie, in particolar modo, all’operato del Direttore Generale di AMT Carlo Alberto Voi, che è anche RUP, Responsabile Unico della filovia. Il progetto appena approvato è quello che abbiamo presentato ancora a dicembre 2017 al Ministero: se la matematica non è un’opinione, l’abbiamo consegnato a meno di quattro mesi dal nostro insediamento quando prima era bloccato da oltre un anno per beghe politiche. Noi le abbiamo messe da parte, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a lavorare. E questa è la giusta conclusione di tanto impegno e volontà da parte di tutti noi“.

Grande concretezza da parte di AMT: quello che avevamo chiesto erano poche parole ma tanti fatti. L’Amministrazione di AMT, con il presidente, il direttore, il vicepresidente, il consiglio di amministrazione stesso e tutti i tecnici hanno portato a termine quello che avevamo chiesto. Non ci possono essere che plauso e soddisfazioneha dichiarato Daniele Polato, assessore alle partecipate del Comune di Verona -. E aggiungerei che il tutto è stato fatto anche di corsa, veloce, affinché quest’opera possa iniziare con la fine dell’anno, per dare ai cittadini la possibilità di vederla realizzata in questo mandato. Questo è il nostro impegno. Poche parole, poche polemiche, molta concretezza“.

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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