Croce Verde Lessinia: inaugurata la nuova ambulanza

 
 

Entrerà in servizio a dicembre la Victor 63, nome in codice della nuova ambulanza della Croce Verde Lessinia. È stata acquistata grazie a una raccolta fondi da parte dei volontari croceverdini che ha coinvolto la montagna veronese, quindi è frutto della generosità della popolazione, delle realtà imprenditoriali, delle associazioni di volontariato e delle amministrazioni del territorio.

Il taglio del nastro è avvenuto oggi, a Bosco Chiesanuova, alla presenza di autorità civili e religiose. Nella piazza della chiesa, Walter Fabbri, presidente della Onlus Amici di Croce Verde Verona ha consegnato ufficialmente le chiavi del mezzo alla vicepresidente della Croce Verde Verona, Stefania Ceriani, che a sua volta le ha affidate ai croceverdini della sezione della Lessinia.

Tra i presenti anche Elisa De Berti, assessore regionale ai Servizi pubblici; la vicesindaco di Bosco, Giorgia Zanini, affiancata dai primi cittadini di Cerro, Nadia Maschi, Roverè Veronese, Alessandra Ravelli, ed Erbezzo, Lucio Campedelli. Infine il comandante dei volontari della Croce Verde Verona, Antonio Buonocore.

Sale così a tre il numero di mezzi che l’ente, con sede a Cerro Veronese, ha acquisito negli anni attraverso varie raccolte benefiche, a testimonianza del forte legame che unisce i soccorritori della Croce Verde al territorio. La Victor 46, in servizio per le emergenze da settembre del 2008, sarà dal mese prossimo adibita ai servizi sportivi. Invece la storica Victor 03, operativa da dicembre del 1999, lascerà strada alla neo-arrivata, la Victor 63.

«Mezzi ottimali alle esigenze morfologiche della Lessinia, come la trazione integrale e spazi di ingombro ridotti, per rendere più agile e sicuro il trasporto stradale», spiega il responsabile della sezione della Croce Verde Lessinia, Sebastiano Ciro Nardella.

«Il territorio esige mezzi duraturi e resistenti, ma egualmente veloci, nei lunghi tragitti necessari per portare i pazienti soccorsi agli ospedali cittadini. Operazioni che gravano sull’usura prematura del mezzo, dovendo percorrere sino a un centinaio di chilometri a trasporto. Con interventi durano in media un’ora e mezza o più, in caso di chiamate ai rifugi montani anche tre o quattro ore, su strade sterrate d’estate e innevate d’inverno».

Nello scegliere ambulanza e allestimento si è attinto dalle dotazioni più all’avanguardia a disposizione, sottolinea Nardella: «In particolare un monitor multi-paramedico che offre la massima prestazione nel monitorare i pazienti e nell’assicurare le migliori condizioni all’affido dell’assistito al personale ospedaliero».

La sezione della Lessinia, tra le prime sedi periferiche dell’ente, fu fondata proprio a Bosco nel 1981 su iniziativa del dottor Bruno Scandola, all’epoca giovane medico che operò al pronto soccorso di Borgo Roma e che ebbe l’intuizione di istituire in montagna la Croce Verde per fornire assistenza immediata e trasporto dei casi gravi alle strutture ospedaliere cittadine. In memoria delle origini, proprio dal Comune lessinico nell’aprile del 2016 è partita la campagna di raccolta fondi che ha permesso di acquistare l’autolettiga.

La Croce Verde Lessinia interviene sui territori di Bosco, Erbezzo, Cerro, Roverè, Velo, San Rocco di Piegara e San Mauro di Saline, spingendosi fino alle zone confinanti: luoghi lontani dalle strutture ospedaliere che necessitano di interventi tempestivi.

La sezione conta 70 volontari, di cui 27 autisti con abilitazione all’uso del defibrillatore: soccorritori operativi ogni sera dell’anno, e 24 ore su 24 nei weekend, festività comprese. Nel periodo estivo da luglio ad agosto, per far fronte all’aumento della popolazione turistica, alla normale operatività si aggiunge un servizio feriale (dalle 8 alle 20).

Ammontano a oltre 20mila le ore/uomo di servizio operativo volontario annuale.

La Croce Verde Lessinia effettua in media 300 interventi di emergenza l’anno (ad oggi per il 2018 siamo a quota 245, di cui 41 nel servizio aggiuntivo estivo); a questi si somma la presenza a numerose manifestazioni pubbliche territoriali: tra gennaio e novembre sono stati 38 i servizi sportivi effettuati.

 
 

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