Contributi bonifica amianto negli edifici pubblici: le domande entro il 30 aprile

 
 

Avevamo già scritto dell’argomento nell’articolo del 16 febbraio 2018 (qui), oggi siamo a ricordare che il 30 aprile scadrà il  bando del Ministero dell’Ambiente che prevede il finanziamento destinato a coprire, integralmente o parzialmente, i costi di progettazione preliminare e definitiva degli interventi di rimozione dell’amianto e dei manufatti in cemento-amianto da edifici pubblici e il successivo smaltimento.

Il bando, pubblicato nel dicembre dello scorso anno e aperto dal 30 gennaio 2018, si chiuderà il 30 aprile prossimo, e prevede la messa a disposizione di 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018, riguardo esclusivamente edifici e strutture di proprietà degli enti pubblici, i quali possono presentare domanda di accesso a un contributo massimo di 15.000 euro per singola amministrazione, arrivando a comprendere fino a 5 interventi compresi sul territorio di competenza.

Priorità nell’assegnazione delle risorse sarà data agli interventi nelle scuole, nei centri sportivi o socio assistenziali e negli ospedali. Priorità anche per gli interventi relativi a edifici pubblici per i quali esistono segnalazioni da parte di enti di controllo sanitario o di tutela ambientale e a quelli per i quali si prevede un progetto realizzabile in 12 mesi dall’erogazione del contributo.

I criteri di priorità a cui devono rispondere le richieste di finanziamento sono:

• interventi relativi a edifici pubblici collocati all’interno, nei pressi o comunque entro un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali, impianti sportivi;
• interventi relativi ad edifici pubblici per i quali esistono segnalazioni da parte di enti di controllo sanitario e/o di tutela ambientale e/o di altri enti e amministrazioni in merito alla presenza di amianto;
• interventi relativi ad edifici pubblici per i quali si prevede un progetto cantierabile in 12 mesi dall’erogazione del contributo;
• interventi relativi ad edifici pubblici collocati all’interno di un sito di interesse nazionale e/o inseriti nella mappatura dell’amianto ai sensi del Dm 101/2003.

Sarà interessante leggere la graduatoria per capire quali sono gli edifici pubblici del Comune di Verona (dando per scontato che vi partecipi) che ancora ad oggi contengono amianto, considerato che l’elenco è sempre stato dalla precedente Amministrazione tenuto segreto evitando accuratamente di menzionare gli edifici oggetto di bonifica perfino nel Piano delle Opere Triennali.

Ricordiamo ad esempio che ancora oggi la tettoia, ad uso ricovero attrezzi,ancora presente a Forte San Mattia è in asbesto.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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