A Bovolone, tre malfattori con accento dell’est europeo, dopo avere divelto le sbarre protettive ad una finestra, si sono introdotti in ore notturne all’interno di un’abitazione ove vi era una famiglia composta da tre persone: genitori ed una figlia 35enne. I tre, dopo essere stati scoperti, hanno minacciato e percosso il capo famiglia e si sono allontanati, dopo avere rubato degli oggetti in oro e del denaro contante. Sul posto è intervenuto immediatamente il personale della Compagnia di Villafranca di Verona e della Stazione di Bovolone, che ha attivato una serie di posti di controllo. I componenti della famiglia sono stati medicati sul posto dal personale del 118. Le indagini sono in corso per risalire ai responsabili.
L’altra sera A.D., classe ’97, senegalese, è stato arrestato per false attestazioni a pubblico ufficiale. I Carabinieri di Parona l’hanno fermato in piazzale XXV aprile per procedere a normale controllo, ma costui, sprovvisto di documenti, ha dichiarato solo oralmente le sue generalità. I militari, non convinti della sua identità, l’hanno portato in caserma per fotosegnalarlo; il giovane, che aveva entrambe le mani fasciate, si è messo a piangere, dicendo di non riuscire a stendere le dita per il forte dolore. I militari l’hanno portato all’ospedale di Borgo Trento, dove il medico, togliendo le bende, confermava la frattura dei polsi visibile ad occhio nudo, ma constatava la normale distensione delle dita, e l’assenza di dolore da parte del soggetto; si è così potuto procedere al prelievo delle impronte digitali, da cui è risultato che l’uomo aveva 4 alias, con provenienze ora dal Gambia ora dal Senegal, date di nascita, nomi e cognomi tutti diversi tra loro, ed un ordine di espulsione dallo Stato italiano non eseguito. Il soggetto è stato quindi arrestato con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale; dopo la convalida, ha patteggiato una pena di 6 mesi, sospesa, ed è stato rimesso in libertà.
