Bufera sul Prof. Gian Paolo Romagnani, docente universitario di Verona

 
 

L’iscrizione al convegno universitario sui diritti degli immigrati omosessuali del consigliere comunale Andrea Bacciga, è stata intesa in chiaroscuro dal professore dell’ateneo scaligero Gian Paolo Romagnani, sibillinamente intervenuto sulla propria pagina Facebook in questo modo:

“…io aspetto al varco a fare l’esame con me…” non ha lasciato spazio alle interpretazioni del diretto interessato Bacciga, che dopo aver annunciato di voler lasciare la facoltà di Lettere “per il clima di intimidazione e intolleranza uguale se non peggiore a quello degli anni Settanta”, denuncia atteggiamenti opposti a seconda della provenienza della discriminazione:

Quando a discriminare sono quelli di sinistra.

Facciamo per un attimo un esempio immaginario: un avvocato di sinistra, magari omosessuale, si iscrive ad un convegno accreditato all’Ordine, e vede su FB, il suo nome su un post pubblico, di un docente universitario. Nel commento del Professore, non solo non risulterebbe come ospite gradito, ma verrebbe velatamente minacciato e denigrato.

Vi immaginate cosa succederebbe???

“Giornalisti riempirebbero pagine intere dei quotidiani su questo episodio vergognoso.
Trasmissioni televisive riproporrebbero documentari sulla guerra, sulle leggi razziali e sui campi di concentramento del secolo scorso.

In piazza un gruppuscolo di “arcobalenati” farebbe un corteo carnevalesco e tenersi per mano, andare lontano e la felicità…
E magari qualche consigliere penta-sfigato depositerebbe una mozione di condanna in Comune, per evidenziare che lui è buono, un “politicamente corretto”…

Ma potete stare tranquilli, nel reale accadimento, il discriminato non è di sinistra.

Quindi non succederà nulla di tutto questo“.

A supporto del consigliere di Battiti il Sindaco Federico Sboarina che condanna senza mezzi termini l’uscita del Romagnani.

Come ho già fatto – dichiara il Primo Cittadino -, condanno ogni forma di intolleranza e di violenza, sia fisica che verbale. Un principio che vale anche nell’episodio che ha visto coinvolto il consigliere Bacciga. Non è accettabile che un docente universitario discrimini uno studente sulla base delle simpatie politiche, tra l’altro fatto da chi si professa paladino della tolleranza. Invece, il post su Facebook del professor Romagnani, che è anche la più alta carica del dipartimento di Culture e civiltà, nei confronti dell’avvocato Bacciga è decisamente intollerante. Chi ha un ruolo pubblico, e delicato nella formazione dei giovani, farebbe bene ad avere atteggiamenti più imparziali e un uso più consono delle parole”.

Ma la bufera sul docente Romagnani non si placa, laddove anche SUV Gruppo Studentesco Apartitico dell’Universita’ di Veronaattacca l’inadeguato post del professore con un comunicato stampa durissimo che chiede al Rettore Nicola Sartor di prendere immediatamente provvedimenti disciplinari, al fine di tutelare il buon nome dell’università:

STOP AI PROFESSORI POLITICIZZATI

L’associazione studentesca #SUV-Studenti Universitari Veronesi trova inquietante e preoccupante l’uscita del prof. Gian Paolo Romagnani, direttore del Dipartimento di culture e civiltà del nostro ateneo.

Dal suo commento comparso su #Facebook emerge, a nostro avviso, una chiara violazione del codice etico dell’Università di Verona, in quanto lo studente Andrea Bacciga viene discriminato per le sue convinzioni politiche personali.

Il professore in questione non è nuovo a uscite colorite sui social ma qui viene preso di mira uno specifico studente, minacciato di ricevere un trattamento ostile in sede d’esame.

Chiediamo dunque al Rettore prof. Nicola Sartor di prendere dei provvedimenti disciplinari, al fine di tutelare il buon nome dell’università, e, in primo luogo, il DIRITTO degli studenti di non doversi porre il problema dell’orientamento politico dei professori quando scelgono l’ateneo dove spendere tempo e soldi per la propria formazione.

L’istruzione deve essere LIBERA e non ostacolata da professori che la pensano diversamente dallo studente.

Quanto accaduto è un fatto INACCETTABILE!

Strali che non consentono l’indifferenza del prof. Gian Paolo Romagnani che nega qualsiasi tipo di minaccia e chiarisce: “Solo un invito a studiare, al pari degli altri studenti: a tutti dico che li aspetto al varco dell’esame e chiedo loro di prepararsi per non dire fregnacce, che spesso sento dire anche dal consigliere Bacciga quando parla di questioni storiche. In ogni caso se verrà preparato, sono pronto a dargli un bel 30 e lode“.

 
 

3 COMMENTI

  1. È arcinota e storica l’esistenza di una cupola, a livello nazionale, di talebani della democrazia a senso unico nell’università italiota. L’allevamento di tali organismi vegetanti risale “all’epoca sessantottesca” quando l’università cadde nelle mani di coloro che sarebbero diventati i nuovi baroni radical shit della kultura dominante. I loro discendenti ed epigoni sono oggi passati armi e bagagli al peggior sinistrismo liberal-liberista al servizio del pensiero unico mondialista. E tale “professore” non fa certo eccezione. È l’ennesima conferma dell’esistenza di una dittatura politicamente corretta che non ammette contraddittorio.

  2. È arcinoto come il gruppo universitario SUV sia tutto fuorché apartitico. Tali organismi infatti hanno non solo legami più o meno diretti con Fratelli d’Italia o realtà collegate che adottano travestimenti per sembrare meno fascisti. Da notare anche che alle ultime elezioni universitarie non hanno esitato a candidare persone provenienti dalla più becera ed estrema destra veronese come Casapound e simili. Tra l’altro perdendo comunque le elezioni, quindi non spacciamo gruppi minoritari studenteschi politicizzati e inseriti anche nelle dinamiche di certe realtà politiche come gruppi studenteschi apartitici e belli e indipendenti quali non sono.

  3. Se non ha problemi con lo studio perché cambiare facoltà? Sarebbe stata l’occasione per dimostrare che un fascista non è sempre ignorante, oppure per far cadere tutte le infamanti accuse delle molteplici attività ai limiti del legale del “barzi”.
    Ma come uno coraggioso come lui cerca affetto da un giornaletto schierato e per niente imparziale?
    La bufera di cui parlate si legge solo qui però, come mai?!?

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