ArtVerona: arrivederci al 2019!

 
 

Cala il sipario sulla 14° edizione di ArtVerona, organizzata da Veronafiere, segnando un ulteriore consolidamento del progetto avviato lo scorso anno sotto la direzione artistica di Adriana Polveroni.

I numeri – Protagonisti in fiera 150 espositori tra moderno e contemporaneo14 spazi indipendenti18 realtà editoriali in un’area rinnovata; ospitate in città 500 coppie di collezionisti italiani e stranieri e confermata la presenza di 23.000 visitatori, con un tangibile aumento della qualità del pubblico e con un innalzamento del livello della proposta, grazie a nuovi ingressi, sia nella Main Section che nelle sezioni più sperimentali, correlato anche da una crescita in termini di mercato. Due i nuovi premi, “A disposizione” – il fondo istituito da Veronafiere – e Widiba si sono affiancati alle nuove edizioni di Premio Icona, Display, Premio Fotografia Under 35, Sustainable Art Prize, i9 spazi indipendenti e Level 0 con le scelte, da parte di 13 direttori di musei italiani, di artisti proposti dalle gallerie con cui realizzare progetti nel corso del prossimo anno. Rinnovato e ampliato nei suoi componenti il Gruppo Privato Acquisizioni che ha confermato il suo sostegno al progetto di ArtVerona.

Ha dichiarato Romano Artoni, vice presidente di Veronafiere S.p.A.: “Siamo veramente molto soddisfatti di questa edizione. Di fronte ad aspettative alte perché il trend degli ultimi anni era di crescita costante, siamo cresciuti nuovamente. Confermati alcuni punti di forza che sono il nostro vero patrimonio identitario: dalla centralità e cura dei collezionisti e dei galleristi, all’attenzione ai giovani e alla ricerca. Senza trascurare le proposte di incontro e sviluppo tra mondo dell’arte e quello dell’impresa. La risposta di Verona e delle sue istituzioni è stata eccellente ed ha consacrato un sodalizio che potrà portare soltanto verso ulteriori successi”.

Adriana Polveroni, a conclusione della manifestazione, ha commentato: “E’ stata una fiera frizzante, che ha anche saputo esprimere valori consolidati, attraversata da una bella energia. Soprattutto ha dimostrato visibilmente la sua crescita e il suo impegno per un ulteriore sviluppo. Il tema di quest’anno, Utopia, soddisfa la declinazione che avevo voluto attribuirgli: vincere la nostra scommessa, in questo particolare momento del mercato dell’arte, forse sembrava utopico e invece appare come un progetto realizzato, pur mantenendo quel margine di visionarietà necessario per spingere in avanti pensiero e processi”.

Ad accompagnare le giornate della fiera, un programma ampliato di appuntamenti in città con Art&TheCity: istituzioni, spazi non profit e realtà culturali di Verona si sono mobilitate per offrire un programma di scoperta della città attraverso l’arte contemporanea. Grande affluenza per tutte le iniziative, dalla mostra “Chi Utopia mangia le mele”, con oltre 40 artisti nella ex Dogana di Terra (che prosegue fino al 2 dicembre), al primo Omaggio a Hidetoshi Nagasawa (fino al 6 gennaio, a Verona e al Mart di Trento e Rovereto), al Festival Veronetta,che ha animato il quartiere con “La Terza Notte di Quiete” a cura di Christian Caliandro.


I risultati di questa edizione alzano le aspettative e l’impegno che accompagnano verso il prossimo appuntamento, ad ottobre 2019.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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