Arsenale, proroga al 20 luglio per le offerte di project financing: il “te l’avevo detto” di Bertucco, le precisazioni di Sboarina

 
 

Arsenale, #theneverendingstory: Michele Bertucco fa sapere che “Eravamo stati facili profeti quando avevamo scritto che i termini per la presentazione delle offerte per il project financing dell’Arsenale sarebbe stato prorogato. Oggi è stata pubblicata una seconda proroga che sposta il termine per la presentazione delle offerte al 20 luglio 2017. Queste continue proroghe dimostrano come tutto l’iter del project sia stato inutilmente accelerato dall’amministrazione Tosi per cercare di arrivare all’assegnazione del bando prima della sua scadenza“.

Le valutazioni di merito sull’adeguatezza delle offerte pervenute toccheranno alla prossima amministrazione, “la quale – pronostica Bertucco – si troverà nei cassetti anche molte delle pesantissime varianti urbanistiche promosse dalla seconda giunta Tosi. Mai come adesso ci sarebbe bisogno di una proposta politico-amministrativa chiara. La sarabanda attuale fa purtroppo assomigliare questo ballottaggio ad una orgiastica, negando così ai cittadini la necessaria trasparenza“.

Sulla questione, anche Federico Sboarina, candidato sindaco al ballottaggio con Bisinella, interviene: «L’Arsenale di Verona è un complesso monumentale di rilevanza europea secondo solo a quello di Vienna, e adesso sta cadendo a pezzi. Il progetto che l’attuale amministrazione aveva avvallato non va bene, perché si realizzerebbe un centro commerciale dentro borgo Trento. Al di là delle cose che si stanno dicendo in campagna elettorale, la destinazione urbanistica prevista dal progetto è di 5.800 metri quadrati, che secondo la legge regionale corrisponde ad un grande centro commerciale. L’occupazione dei negozi avverrà in base alla richiesta delle licenze commerciali, quindi potrebbe fermarsi ad un medio centro di 2.070 metri quadrati, ma anche arrivare ad occuparli tutti i 5.800, perché non c’è limite. E siccome di centri commerciali ce ne sono già diversi, penso che per L’Arsenale vadano pensate altre cose“.

Considerando l’Arsenale come l’Arena o Castelvecchio, e cioè “come i nostri gioielli“, Sboarina ritiene debbano rimanere in mano pubblica. “Per il suo recupero servono ingenti risorse e quindi servirà anche l’intervento dei privati, ma è l’ente pubblico che deve decidere quale utilizzo farne con una regia pubblica. Per realizzare questa impostazione, ribadisco la mia disponibilità a pagare la penale prevista, pur di fermare lo scempio, pur ricordando che sempre di soldi pubblici si tratta e quindi vanno analizzati bene i costi e benefici. Nel caso dell’Arsenale, sono convinto che i secondi prevalgano. Faccio sull’Arsenale la stessa riflessione che sto facendo per tante altre situazioni: si tratta di cambiare aria e scegliere la trasparenza. Chiudo, precisando un aspetto che è stato utilizzando per fare polemiche. Su questo progetto di Arsenale io non ho alcuna responsabilità. Sono abituato a prendermele quando ho avuto un ruolo, ma non me le prendo per quello che non faccio. Ad aprile 2012, quando ero ancora nella prima giunta Tosi, io, come gli altri assessori, abbiamo dato il via libera ad una relazione di un progetto pervenuto (che tra l’altro non è nemmeno quello di cui parliamo oggi). Era una informativa di giunta, quindi non una decisione, che infatti è stata presa a settembre 2012 quando io ero già fuori dall’amministrazione. Come sempre si fa con le informative, la giunta ha dato indicazioni di approfondire la proposta arrivata per arrivare all’eventuale decisione“.

 
 

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