Architettiverona 2017: i premi all’architettura veronese

Michele Mascalzoni Fotografia di Matrimonio, d'Architettura, Industriale, Sportiva
 
 

Domani, mercoledì 15 novembre 2017, a partire dalle ore 18.00, appuntamento con l’assegnazione dei Premi ARCHITETTIVERONA 2017, la cerimonia si terrà negli spazi della sala conferenze Giorgio Zanottopresso il Chiostro della Basilica di San Zeno a Verona, in continuità con la scelta di un luogo di elevato valore e significato, dopo la concessionaria di Angelo Mangiarotti a Bussolengo nel 2009, la Casa del Mutilato nel 2011, la vasca dell’Arsenale di Verona reinterpretata da David Chipperfield nel 2013 e Porta Palio di Michele Sanmicheli nel 2015.

Verrà decretato un vincitore assoluto e ben quattro le opere di architettura meritevoli di menzione, che saranno svelati solo durante la cerimonia, tra le seguenti finaliste:

  • Complesso scolastico, Rivoli Veronese;
  • Museo degli Affreschi, Verona;
  • Cantina Vinicola, Bardolino;
  • Casa unifamiliare, Peschiera de Garda;
  • Complesso residenziale, San Martino Buon Albergo.

 

Giunto alla quinta edizione, quest’anno il Premio vede la Giuria composta da Simone Sfriso (socio fondatore di Tamassociati-Venezia), Vittorio Longheu (docente al Politecnico di Milano Polo Territoriale di Mantova), Andrea Rinaldi (docente alla Facoltà di Architettura di Ferrara e direttore della rivista dell’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Emilia), Marco Ardielli e Filippo Bricolo (vincitori Premio AV 2015) e Nicola Brunelli (già vice presidente dell’Ordine Architetti PPC di Verona), che hanno individuato le opere vincitrici, selezionandole tra le trentaquattro pervenute a seguito del bando.

 

La giuria ha evidenziato che le opere visionate durante il sopralluogo, rappresentano tutte, ciascuna per la sua specificità, buoni esempi di architettura; esse rappresentano infatti vari temi progettuali (residenza singola, residenze multiple, istituto scolastico, museo, edificio della produzione) sempre affrontati ed interpretati con sensibilità e buona capacità, proponendo soluzioni di qualità architettonica degne di menzione.

Istituito in occasione del cinquantesimo anniversario della rivista Architettiverona (1959-2009), il Premio viene assegnato a opere architettoniche realizzate nel territorio della provincia di Verona, contribuendo al riconoscimento del lavoro dei progettisti e dell’iniziativa dei committenti, pubblici o privati, che si sono distinti nel far emergere in maniera innovativa e personale le qualità del contesto urbano e territoriale.

Anche in questa edizione è stato deliberato da parte del Comitato Scientifico del Premio, conformemente all’art. 3 del Bando e di concerto con il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC, di assegnare un premio speciale ad una “personalità il cui lavoro si sia distinto nelle medesime finalità del Premio”, individuata “per acclamazione” nella figura di Libero Cecchini (1919), decano dei professionisti veronesi, iscritto all’Albo degli Architetti di Verona con il numero 17.

Le opere di Libero Cecchini hanno segnato il volto della città antica nel rapporto con le sue sedimentazioni dell’antico e dell’archeologia, e attraverso i molti edifici pubblici, le scuole, le case e le ville, dove ha potuto esprimere anche in chiave sperimentale la sua sapienza di lapicida derivatagli per storia familiare. “Nella poetica di Cecchini è costante il confronto tra la componente moderna e quella storica, l’attenzione al paesaggio, la necessità di creare spazi per la vita dell’uomo sia nel contesto naturale che in quello urbanizzato, differenziati da luogo a luogo con l’intento di valorizzare e vivere la bellezza dell’esistente. Un’architettura che nasce dalla formazione di scuola razionalista, ma che per l’uso dei materiali locali quali legno e pietra e per la necessità di adattarsi alle forme del paesaggio circostante, diventa organica.”

 
 

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