Al cinema coi Cimbri: torna il Film Festival della Lessinia, 19-27 agosto

 
 

Il Film Festival della Lessinia è, in Italia, l’unico concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato a cortometraggi, documentari, lungometraggi e film di animazione sulla montagna; nato nel 1995, su iniziativa dell’associazione Cimbri della Lessinia, come rassegna videografica dedicata alle montagne veronesi, il Festival ha via via allargato il suo interesse alle montagne di tutto il mondo, escludendo, per regolamento, le opere dedicate allo sport e all’alpinismo.

Tenutasi nel 1995 a Bosco Chiesanuova e nel 1996 a Erbezzo, la manifestazione è stata ospitata dal 1997 al 2006 a Cerro Veronese, affermandosi come concorso cinematografico prima nazionale e poi internazionale; dal 2007 la sede ufficiale è Bosco Chiesanuova, che presenta la 23° edizione da venerdì 18 a domenica 27 agosto, con un programma fitto di proposte originali, curiose, affascinanti. Alla cinematografia fanno da contorno eventi speciali, retrospettive, ospiti internazionali, mostre, incontri, dibattiti, concerti e altre iniziative sul tema della vita, la storia e le tradizioni in montagna.


Nel cartellone 2017 del Film Festival della Lessinia spicca, in apertura, il documentario L’abisso di Alessandro Anderloni (anche direttore artistico della rassegna), dedicato alla Spluga della Preta, a lungo considerata la grotta più profonda al mondo, che sprofonda sotto i pascoli dei monti Lessini tra impressionanti pozzi e strettissime fessure (teatro di Cerro, venerdì 18, ore 21). Sabato 19 al teatro Vittoria (ore 21) si proietta una rarità archeocinematografica, L’inferno di Francesco Bertolini, 1911, film rivoluzionario per l’epoca in cui fu girato, apre ufficialmente la XXII edizione del Film Festival in una versione unica, con le immagini restaurate dalla Cineteca di Bologna e accompagnate dalla musica dal vivo di Mauro Ottolini. Girato en plen air, con allestimenti scenici imponenti affidati a Sandro Propezi e truka d’avanguardia realizzati da Emilio Roncarolo, la pellicola illustrò l’intera prima cantica dantesca, riscuotendo successo in tutte le sale più prestigiose dei capoluoghi italiani, accompagnata da letture, nel tripudio di città imbandierate di tricolori nel cinquantesimo anno dell’Unità d’Italia. Tra pinnacoli scoscesi, lande bucate da sepolcri aperti, cavità cieche con bagliori repentini, orridi petrosi e fiumi di lava, si muovono Dante e Virgilio, incontrando i dannati che strisciano in fetidi bagni termali, gemono conficcati nel terreno o vengono torturati nudi. La nuova colonna sonora originale di Ottolini ha dato una matrice rock, visionaria, quasi pulp, con due omaggi al blues di Skip James e di Charles Mingus.

Saltando all’ultima giornata, domenica 27 alle 23 ci si potrà tenere svegli con Alien 2 – Sulla terra di Ciro Ippolito, sequel apocrifo di Alien di Ridley Scott, a narrare dell’arrivo di inquietanti uova aliene al rientro di una missione spaziale; nelle viscere della terra nasceranno viscide creature che minacceranno l’umanità.

Interessante la tavola rotonda sui banditi, briganti e contrabbandieri di domenica 20 agosto alle 9.30, con Annibale Salsa, Luca Giarelli, Elena Vannucchi, Ezio Bonomi e Bruno Avesani. Molto, molto altro da scorrere e scegliere sul menu, con appuntamenti per tutte le età, tra divertimento, scienza, natura, storia, senza dimenticare le pause ristoro garantite dall’Osteria del Festival, aperta tutti i giorni dalle 10.30 all’1.00 con servizio di bar e caffetteria, taglieri di salumi e formaggi della Lessinia, specialità curate dal salumificio di Bosco Chiesanuova e vasta selezione di vini della cantina Bertani. Prodotti tipici anche per pranzi e cene, dalle 12.00 alle 14.30, e dalle 19.00 alle 22.00, il tutto nel rispetto dell’ambiente: l’Osteria del Festival utilizza soltanto piatti e bicchieri riutilizzabili o 100% biodegradabili e compostabili.

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here