Aeroporto Catullo – Quando la fantasia supera ogni limite di credibilità

 
 

Oso dunque sono

Leggiamo con stupore e incredulità gli articoli apparsi su quotidiani locali, in particolare ci sorprende il prezzo sull’Arena a firma di Maurizio Battista che fa affermazioni che lasciano stupefatti noi, come chi conosce dell’inchiesta. Troviamo necessario evidenziare alcune questioni, solo per capire come il livello consociativo tra stampa e poteri forti della città siano tuttora in auge.

L’Arena afferma quanto evidenziamo, e a cui replichiamo per amore di verità:

1)- ENAC e Ministero hanno approvato l’operazione d’ingresso di SAVE in Catullo, niente di più inesatto, anzi risulta il contrario dalle carte, che offriamo al giornalista.

2)- l’assemblea ha preso atto del programma di investimenti già partiti e quelli programmati; ricordiamo al collega che non è partita nessuna iniziativa di rilancio, se non interventi di manutenzione ordinaria, che in 3 anni hanno sommato poco più di 20 milioni di euro. Interventi propedeutici e non procrastinabili come spesso ha fatto SAVE. Il piano industriale e ancora più preciso il contratto di programma prevedevano 66 milioni nel periodo 2016-2019, ad oggi ne sono stati spesi circa 10 e, per la mancanza di investimenti già remunerati in tariffa e non realizzati, la tariffa 2018 è stata ridotta per compensare la situazione e medesimo dicasi per il 2019.

3)- L’azione di responsabilità nei confronti dell’ex presidente Bortolazzi è prescritta, lo dice la legge e non si capisce perché insistere su questo punto. Già l’azione nei confronti del ex DG (Soppani ndr) è naufragata, e lo stesso capiterà per quella che sarà intentata contro Bortolazzi, tra l’altro uomo imposto dalla Camera di Commercio di allora.

4)- Non tutti i soci di Aerogest sono sodisfatti dai risultati dell’assemblea, oltre alla Fondazione, il Comune di Verona e la Provincia di Verona sono molto infastiditi di come si sia svolta l’assemblea e soprattutto dal comportamento del Presidente Riello che si era impegnato a fare degli interventi su numerosi argomenti. Molto chiaro ed evidente che Riello è uomo SAVE come lo è Arena ed il territorio deve fare i conti con questo fatto.

5)- Il Presidente Bauli che afferma che i risultati degli ultimi 4 anni sono tutti positivi senza capire quello che dice, probabilmente poco informato dalla Consigliera Carisano: zero investimenti di rilancio, traffico internazionale in 3 anni di SAVE fermo con 4% di aumento,  con il traffico low cost che è invece cresciuto più del 35% a conferma della trasformazione dell’aeroporto a vocazione low cost, tariffe ridotte, Brescia aeroporto che continua a non essere utilizzato, con un costo per Catullo e lo Stato, del tutto inaccettabile. Sono questi i punti positivi Presidente?

Un altro articolo che fa riflettere su come la realtà sia distorta, è sul Corriere della Sera edizione di Brescia a firma di Pietro Gorlani. Parla dell’imminente allungamento della pista di volo dello scalo di Montichiari, che per altro sarà realizzata durante la chiusura nei 15 giorni di Agosto.

Un vero record assoluto sia in termini di permessi che di autorizzazioni; ricordiamo in primis la VIA cosa non da poco per il rilascio, ma soprattutto nella tempistica reaizzativa dell’opera, con appena 15 giorni per spostare la strada provinciale (dove e a spesa di chi?) e la realizzazione di ben 500 metri di lunghezza, per una larghezza di 45 metri (circa 30 mila metri quadrati di pista di volo).

Incredibile, sarebbe da Guinness dei primati (non nel senso dei progenitori dell’uomo), ma sappiamo che tutto ciò non è vero e che l’appalto assegnato alla ditta Del Bono è per il rifacimento della pista di volo ormai scaduta da tempo, non tanto per motivi di usura (pochissimo traffico in questi 19 anni), ma per gli effetti dei cicli termici stagionali che tendono a disgregare i sottostrati della pista stessa. (Una fake news edulcorata in salsa SAVE)

Prassi del tutto normale e necessaria, l’unica anomalia è che lo scalo su cui si continua ad investire non ha traffico e soprattutto prospettive di traffico. In merito al volo per Hong Kong della Silkway, quello pubblicizzato con fanfare nel marzo del 2017, ormai non opera più da metà dicembre.

I ben informati dicono che difficilmente potrà riprendere ad operare, e le motivazioni non sono certo legate al Capodanno Cinese, come scrive il collega nell’articolo, Capodanno che si è celebrato dal 16 al 21 Febbraio, ma a problemi di strategia della compagnia aerea che con ogni probabilità sta operando da un altro scalo, che offre una massa critica più funzionale per lo sviluppo del vettore.

Troviamo comunque singolare parlare di allungamento di pista quando l’aeroporto continua ad essere un fantasma e senza traffico. Lo scalo di Brescia-Montichiari con appena 34 mila tonnellate movimentate nel 2017, di cui solamente 11 mila avio (via aereo), e le altre 23 mila via camion verso altri scali, ci dice in modo chiaro il fallimento di SAVE in questi 4 anni di gestione totale dello scalo Bresciano. Ricordiamo che nel 2014 prima dell’ingresso di SAVE lo scalo Monteclarense aveva gestito 41 mila tonnellate di merce, un chiaro ed evidente passo indietro, e che la DHL aveva un pre accordo per basarsi per il sud Europa (ora opera da Malpensa e … Venezia).

Quello che più preoccupa sono le dichiarazioni di Campana che da’ per scontata la condivisione della gestione dello scalo Bresciano con Abem. Ci chiediamo se questa rappresenti la soluzione scelta per il definitivo rilancio. Abem ha poco o niente a che fare con aeroporti, e personaggi come chi scrive avrebbero difficoltà a capire la differenza tra una stazione ferroviaria ed un aeroporto.

L’unica salvezza che intravediamo è un deciso intervento del Ministero sulla base del dispositivo ANAC per arrivare ad una gara selettiva di gruppi che abbiano esperienza per sviluppare aeroporti a livello internazionale e nella gestione. Solo in questo modo si salverebbe Catullo, con Brescia-Montichiari.

La classe dirigente, e parte della politica locale, vive ancora nella prima Repubblica, Marchi, Bauli, Riello ed Arena sono degni alfieri in questo modo di operare. La politica sia nazionale che locale deve svegliarsi, il rilancio del sistema paese parte anche da qui.

Dovrebbe osare di più.

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

1 COMMENTO

  1. Mercoledì mattina, ore 5,45, aeroporto di Orio al Serio: sembrava l’ora di punta in città, da tanta gente ai controlli di sicurezza, agli imbarchi, ecc. Stessa cosa, se non più folla ancora, alle 21,30 della sera….
    Provate alle stesse ore a transitare all’aeroporto Catullo per vedere quante persone ci sono…..

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