Aeroporto Catullo – L’ora delle scelte

 
 

Le lancette corrono…

L’inchiesta riprende quota.
Necessariamente.
Ora saremmo al redde rationem, scadendo a giorni il termine concesso da ANAC agli interlocutori diretti, Comune di Villafranca, Aeroporto e Save, di replicare alla decisione emessa.
Vi sono anche degli interlocutori indiretti, ma che possono spendere le proprie parole, tra questi sicuramente i soci “pubblici” in Aerogest, se non Aerogest medesima, essendo il socio “di maggioranza” nel Catullo.

Maggioranza che, come abbiamo diffusamente indicato nell’inchiesta, è solo figurativa, essendo il pallino del gioco in mano esclusivamente a SAVE.
SAVE ad oggi non ha riscontrato il nostro invito a sfruttare lo spazio offerto per dare chiarimenti e rispondere ai quesiti.
Probabilmente non siamo all’altezza di ricevere riscontro, non omologati all’informazione prezzolata, o molto più facilmente non hanno materia per rispondere senza esporsi ulteriormente.

Ulteriore interlocutore sarà l’ONLIT, che probabilmente puntualizzerà i dati già esposti.
Certamente lo stallo non è utile al territorio, ai dipendenti, ai fruitori del servizio aeroportuale veronese siano essi passeggeri o cargo, quello bresciano è già di fatto morto e sepolto.

Ci sorgono dei quesiti che rivolgiamo a tutti i soggetti coinvolti:

  • chi autorizzerà, tra i soci, il deposito della memoria da parte dell’Aeroporto?
  • tale azione può essere d’imperio del Presidente Arena, senza un’adeguata delibera del C.d.A.?
  • Aerogest si farà rappresentare da qualche consulente estraneo alla vicenda?
  • Riello si assumerà la responsabilità di mantenere il pactum sceleris di cedere le quote fino all’80% a SAVE, nonostante il nulla documentato fino ad oggi?
  • la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti scenderanno in campo solo per certificare il “rigor mortis” dell’aeroporto?

Questi sono solo alcuni dei quesiti più immediati.
Ulteriore questione che emerge è che la debolezza del circuito cittadino nel prendere le scelte, nel silenzio distratto delle Provincie socie, potrebbe essere sostenuta adeguatamente a livello centrale dalla decantata “lobby veronese” presente in parlamento e della quale alcuni componenti hanno la possibilità di ricoprire incarichi rilevanti e decisionali.
The fabulous eighteen sapranno ottenere risposta ministeriale, e sapranno mettere la dovuta pressione ad ANAC per una decisione definitiva, non fosse che quella già presa e contestata, pur nella sua limpidezza cristallina, possa essere messa in dubbio?
Chissà se con lo scorrere dei minuti qualcuno si deciderà ad assumere una decisione chiara e conforme a quanto espresso da ANAC.
Tic, Tac…

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

1 COMMENTO

  1. E’ vero, sconcerta il silenzio di tutti. Solo l’On. Dal Moro se n’è occupato. Grazie a Voi per l’insistenza che prima o poi darà frutto.

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