Aeroporto Catullo – L’incompetenza Veronese e la memoria corta Bresciana…

 
 
L’intervista al Dott. Bettoni

Campanilismo senza “limitismo”

Oggi leggiamo (senza essere stupiti più di tanto…) una intervista al Dott. Bettoni su BresciaOggi (Gruppo Athesis) in qualità di Presidente della BREBEMI SpA sulla situazione dello scalo di Montichiari. 

Una intervista in gran parte condivisibile che spiega l’agonia degli ultimi 20 anni dello scalo Bresciano e la mala-gestione Veronese dello scalo Monteclarese. Noi speriamo che il Dott. Bettoni abbia letto qualcosa che Verona News ha scritto e pubblicato, per capire che ci sono dei Veronesi che, per le cose successe, hanno preso le distanze e la vedono allo stesso modo, o forse meglio: grande incompetenza nella gestione e sviluppo dello scalo di Bresciano. 

In particolare l’inaffidabilità dei soci pubblici Veronesi ed il livello consociativo e affaristico che ormai tiene in ostaggio tutta la città di Verona. Non abbiamo certo bisogno del Dott. Bettoni per capire il livello di incompetenza dei vari Riello, Arena e tutti quelli che si sono preceduti e seguiti nel tempo sulla questione aeroporto.  Abbiamo, inoltre, molto chiaro il ruolo di Confindustria, Camera di Commercio, Union Camere e Confcommercio nella giostra delle nomine (preferibilmente incompetenti) e degli inciuci, compreso quello della gestione della Catullo SpA che invece di portare ricchezza sul territorio è stata usata in modo consociativo nell’interesse di pochi e a danno di tanti. 

Però dobbiamo anche ricordare al Dott. Bettoni che i Bresciani non sono certo da meno in questa storia dell’aeroporto. La pretesa di far gestire lo scalo di Montichiari ai Bresciani solamente perché risiede sul territorio Bresciano è riprovevole e senza senso. Gli aeroporti vanno gestiti da chi lo sa fare e soprattutto da chi ha le capacità finanziarie per svilupparli. I 10 anni di Presidenza del Prof. Bettinsoli – Bresciano DOC – non hanno certo prodotto nulla se non far perdere prezioso tempo al rilancio dello scalo. Poi evocare i 25 milioni disponibili ad acquistare il 25% della Catullo SpA è un’altra leggenda metropolitana, sicuramente i 25 milioni erano in Bitcoin, la nuova moneta virtuale…. 

Ma quello su cui noi siamo in parte d’accordo con il Dott. Bettoni, è lo strumento della gara come la soluzione di ogni problema per la Catullo SpA, e non solamente dello scalo Bresciano, ma per tutto il sistema aeroportuale del Garda. Su questo punto, però, il Dott. Bettoni si contradice e cade di nuovo nell’errore del consociativismo territoriale e parla di gara solamente per lo scalo di Brescia con gli amici di Bergamo, e afferma la necessità di un “piano serio ed ambizioso con la SACBO” e poi “l’intesa con Bergamo è fondamentale”.

Ma il Dott. Bettoni vuole andare in gara o fare il tanto desiderato inciucio con Bergamo? 

Noi insistiamo per andare in gara – ad evidenza internazionale – per il sistema aeroportuale del Garda e non solamente Brescia, ed in questi anni non ci è sembrato che la finalità del Dott. Bettoni fosse questa.

Da anni hanno fondato la ABEM proprio per gestire lo scalo di Montichiari con il loro esperto di aeroporti Giuliano Campano, possibile che questa fosse la soluzione ideale per Bettoni? Dove stava Bettoni quando quei cattivoni di Veronesi regalavano con una procedura definita “non conforme” più del 40% della Catullo SpA a SAVE senza nemmeno opporsi?

Lo scorso giugno un importante fondo di investimento ha inviato una manifestazione d’interesse per l’acquisto della Catullo con l’impegno di investire diverse centinaia di milioni su entrambe gli scali, dove era il Dott. Bettoni? 

Vorremmo concludere con una frase di Totò…

Dott. Bettoni, ci faccia il piacere!

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here