Aeroporto Catullo – Le comunicazioni

 
 

Chi ha detto cosa e perché?

Nel marzo ’18 s’era aperta la partita approvazione del bilancio. La Fondazione Cariverona aveva fatto le pulci in assemblea riguardo la partita ENAV, e ad altri debitucci che erano stati lasciati fuori dai patti parasociali, e dalle trattative per l’ingresso di SAVE in società.

Nella nostra lunga inchiesta avevamo toccato tutti questi temi, tre articoli tra gli altri:

http://www.veronanews.net/aeroporto-catullo-i-soliti-sospetti/

http://www.veronanews.net/montichiari-il-catullo-dovra-pagare-i-13-milioni-ad-enav-segnalazione-ad-anac-per-malagestione/

http://www.veronanews.net/aeroporto-catullo-il-senno-di-poi-e-san-gennaro/

Chi c’era all’epoca dell’ingresso al comando?

Chi ha voluto “politicamente” che SAVE fosse ad ogni costo partner industriale del Catullo?

Alla prima domanda la risposta è l’attuale presidente, alla seconda sia Confindustria che il Sindaco, che si affannava in viaggi tra Verona e Venezia accompagnato di suoi scudieri.

Una responsabilità per come si sono svolti i fatti e per come sono state date le varie “autorizzazioni” a concludere “l’affare” ce l’hanno anche in C.d.A., oltre che negli uffici di direzione dei soci che “non potevano non sapere” che SAVE aveva escluso i debiti, e tra questi ENAV, dallla valutazione dell’asset, e aveva preteso di restarne estranea.

Ora ci giunge voce che “Flash”, il bradipo-procura, si sia mosso in grigio, acquisendo anche i fogli degli appunti.

Sarà perché a breve scadrà la proroga avuta sulle indagini, sarà perché non poteva non muoversi … Sarà perché Ti Amo, come cantavano i Ricchi e Poveri.

Che confusione.

Nel mettere ordine alle carte si scoprirà che tutto è stato fatto alla luce del sole (he he), come ripetutamente abbiamo sentito cantare, però era il sole di mezzanotte, un po’ di penombra.

Ora non resta che fermare definitivamente il treno, non quello che collegherà Dossobuono al Trentino, ma quello che vorrebbe portare in stazione il rinnovo blando di accordi con l’investitore di successo veneziano.

Sottoscrivere patti di tal fatta, a mente della decisione di ANAC, della AGCM e della Corte dei Conti, significherebbe sedersi in fianco a chi ha trescato, legittimandolo.

Davvero si vuole questo, e davvero chi nulla sapeva, perché solo recentemente eletto, si farebbe trascinare nell’agone dei giudizi penali, oltre che esporsi al pubblico ludibrio?

Roger, restiamo in ascolto, roger, tra poco ci sarà da ridere, come diceva in un comunicato stampa SAVE in risposta all’On.le Dal Moro.

E come si dice… una risata vi seppellirà, OK.

 
 

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