Aeroporto Catullo – Il traffico fa Boom!

 
 

Exploit di traffico a Settembre,
come i numeri spesso ingannino…

Sono stati pubblicati puntualmente i dati di traffico per gli aeroporti Italiani dello scorso settembre e con grande sorpresa vediamo un bel +18.1% per Verona.

Fantastico! ci viene da esclamare, ma poi subentra il nostro senso di responsabilità, e la necessità di controllare, e soprattutto contestualizzare, i dati con gli altri scali diretti concorrenti sul territorio.

Nel mese di settembre l’aeroporto di Verona incrementa di circa 64 mila i passeggeri in transito, passando dai 358 mila del 2017 ai 422 mila di settembre 2018, di questi 45 mila sono internazionali, dato positivo in quanto più del doppio rispetto all’incremento di passeggeri domestici.

Si tratta, comunque, in buona parte di traffico charter stagionale “outgoing” che origina dal territorio.

Cosa fanno invece gli altri scali competitors?

Per il mese di settembre vince senza discussione in valori assoluti Venezia Tessera e la fa da Leone facendo segnare un roboante +12.9% con ben 1.234.751 passeggeri nel mese di settembre, +141 mila in più rispetto al 2017 di cui 92 mila internazionali.

Lo scalo di Bergamo cresce di meno con un +5.2% che porta comunque un incremento di 70 mila passeggeri internazionali.

Bologna segna il passo e fa registrare valori negativi di crescita, soprattutto nella componente domestica, mentre il traffico internazionale rimane sempre in crescita e fa segnare un positivo incremento di 70 mila passeggeri, nonostante il calo complessivo registrato dall’aeroporto.

La vera novità di questo mese è che l’aeroporto fanalino di coda nella nostra area non è più Verona, ma Treviso con una crescita negativa del -3.7% e un calo di 87 mila passeggeri rispetto allo stesso mese del 2017.

Tutto bene allora, visto che non siamo più fanalino di coda?

Dobbiamo dire di no, siamo lontani da essere uno scalo con traffico stabile e strutturato con collegamenti giornalieri per le principali capitali d’Europa. Il picco di settembre è dovuto al charter e già da questo mese si torna alle lacrime e sangue con una riduzione del 50% delle destinazioni e 40% nei movimenti programmati.

Lo scalo di Verona continua a non avere un vettore di base che garantisca destinazioni giornaliere, se si vuole andare a Parigi, Bruxelles, Madrid, Barcellona, Lione ecc … si deve andare a Bergamo, Milano, Bologna, Venezia o eventualmente allo scalo fanalino di coda di settembre, Treviso.

Nulla è sostanzialmente cambiato, nonostante “l’exploit” di settembre, la prossima stagione estiva, dal programma dei voli, non sembra promettere bene e non riusciamo a vedere in costruzione qualcosa di strutturato.

Il territorio ha bisogno di ben altro per diventare uno scalo punto di riferimento del Garda.

Ci aspettiamo nei prossimi giorni i soliti titoloni della Pravda e Nuova Germania che inneggeranno al tutto bene, tutto fantastico, senza naturalmente una ben che minima analisi e commento in chiave strategica dei dati sul traffico.

Non abbiamo volutamente parlato di Brescia per non inferire sul …morto, ma com’è stato possibile finire così in basso?

Esplosioni del nulla

 
 

2 COMMENTI

  1. Ora attendiamoci lo “sboom” di ottobre e, ancora peggio, quello di novembre.
    Intanto l’enfasi con cui Volotea ha presentato le sue nuove rotte su Zante e Malta ha partorito il classico topolino.
    Tenendo conto di riduzioni e aumenti di frequenze, di nuove rotte e di rotte chiuse (Tirana) la compagnia spagnola aumenterà le frequenze settimanali da Verona di….una!
    L’unica cosa positiva è che alcune rotte inizieranno qualche settimana prima.
    Se va avanti così l’estate prossima si prospetta assolutamente in linea con quella appena passata. In pratica crescita zero.

  2. secondo me a settembre non se lo aspettavano un aumento così eclatante (anche se c’è una piccola influenza di qualche volo dirottato da bologna.), dovranno correre ai ripari per diminuire l’aumento…
    Comunque non stanno facendo nulla per il 2019, a parte i 2 voletti ultrastagionali Voloteans come riporta il buon Ardu, il volo per Stoccarda è frutto delle volontà tedesche e sicuramente non dei catulliani.

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