Aeroporto Catullo – E Giulietta?

 
 

Romeo era venxian?

Tempi duri in Catullo, si addensano nubi che preannunciano temporali con tuoni lampi e progetti volanti.

Chi dice che il Progetto “sa da fa”, chi dice che manco per le p…e, sta di fatto che tutti parleranno di Romeo, dimenticandosi Giulietta.

Lei Veronese DOC di shakepeariana memoria sarà abbandonata definitivamente, o qualche lungimirante la rispolvererà prima del suicidio?

Sembrano tutti furbi, e certamente si credono uno più furbo degli altri.

Il Doge tirerà il sasso Romeo nello stagno del Catullo e vedrà se le onde saranno capaci di formare uno tsunami a suo favore, gli altri (e vedremo quali) alzeranno barricate anti-tsunami di uno, o due, o tre metri per respingere le onde. Ma che dimensione avranno queste onde?

Il progetto Romeo è di circa (reali) 40/45 milioni in 5/6 anni ed equivale ad un maquillage, magari più moderno dell’esistente complesso terminal partenze (gli arrivi rimangono gli stessi-ndr), ma sicuramente non funzionale come più volte abbiamo scritto.

Tutto il resto che serve per gestire un aeroporto resterà intatto, quindi sarà come mettere il trucco ad un morto, ricomponendolo prima di seppellirlo.

Seppellito con il Romeo, il Catullo si estinguerà prima del 2030 e i furbi più furbi diranno che non c’era altra strada, che l’ossigeno estero non era buono perché in realtà era elio, e stanno ancora ridendo.

Peccato che in gioco ci sia la città, la credibilità degli interpreti, e i posti di lavoro.

Verona è una città in crisi di sviluppo oggi, e domani con il progetto Romeo non potrà certamente contare sul contributo dello scalo Veronese perché così ridotta l’infrastruttura non sarà in grado di gestire i volumi di traffico previsti.

Colpo di reni dei furbi, che vorranno gestire in house il tutto, con doti già conosciute.

Certo gestire un Aeroporto, e soprattutto pianificare lo sviluppo e le esigenze, è come gestire un hotel, o un’azienda, o … certo che no.

E quindi?

Quindi nemmeno Giulietta sarà della partita, sarà messa al bando, lei che avrebbe potuto salvarli tutti.

Riscriviamo la tragedia, magari a lieto fine…

 
 

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